SILVIO DANESE
Cultura e Spettacoli

Bergamo Film Meeting: l'attore simbolo di Truffaut ospite d'onore

Protagonista della retrospettiva Jean-Pierre Léaud, in sala tra il pubblico. Il programma: inaugurazione il 9 marzo

ean-Pierre Léaud attore simbolo della Nouvelle Vague francese

ean-Pierre Léaud attore simbolo della Nouvelle Vague francese

Bergamo, 2 marzo 2019 - Forse non corre più la fuga per la libertà sulla spiaggia dei “Quattrocento colpi”, ragazzino incontenibile e sognatore incitato da Françoise Truffaut a guardare il mare fuori e dentro di sé. I suoi 70 e passa anni decidono passeggiate e cautela, ma Jean-Pierre Léaud, a cui il Bergamo Film Meeting dedica la principale retrospettiva dell’edizione 37 (dal 9 al 17 marzo) sarà in sala col pubbico a rivedere e parlare di “L’amore a vent’anni”, “Baci rubati”, insomma tutto il celebre ciclo Doinel/Truffaut, ma anche il raro “La maman et la putain”, “Ho affittato un killer”, “Irma Vep” e tanti altri (meglio controllare il cartellone completo su www.bergamofilmmeeting.it). Con Léaud prosegue l’idea di grandi intepreti legati nel tempo a grandi cineasti (l’anno scorso fu Liv Ullmann, per Bergman).

Cinque opere prime e due seconde nel concorso internazionale per la Rosa Camuna, nella tradizione di promuovere giovani autori con particolare attenzione all’Europa, film da Inghilterra, Grecia, Romania, Serbia, e nessun titolo dall’Italia, che invece presenta, nelle sezione Classici, il nuovo film dello sperimentale filmmaker bergamasco “Pierino”, toccante e insolito ritratto di «vita non illustre», il cinefilo Pierino Aceti. Nel programma di circa 180 titoli, sono 15 i documentari del concorso “Visti da Vicino”, a cui si aggiungono i film della personale completa (in anteprima nazionale) dedicata a Karpo Godina, figura tra le più rappresentative del cinema jugoslavo e sloveno, la selezione, tra gli «invisibili» del nuovo cinema europeo di «Europe Now!», con le personali di Bent Hamer (Norvegia) e Alberto Rodríguez (Spagna), un omaggio all’attore scozzese Peter Mullan, che in questi giorni è in sala col nuovo «The Vanishing», e per l’animazione la filmografia del polacco Mariusz Wilczynski. La mostra fotografica di questa edizione è «Pasolini e le Mille e una notte», gli scatti di Roberto Villa sul set del film.

L’approfondimento è sulle contaminazioni tra cinema e arte contemporanea, a partire dagli incontri con gli espertissimi Nathalie Djurberg e Hans Berg. Siamo abituati ormai anche a un appuntamento col fumetto, che quest’anno ospiterà Alessandro Baronciani, Loputyn, Squaz e SerT. «Sono anni che Bergamo Film Meeting si occupa quasi esclusivamente di cinema europeo - dice il direttore Angelo Signorelli - e sono anni che nelle nostre presentazioni cerchiamo di infilarci qualche riflessione sull’Europa e sui tanti punti interrogativi che il termine si porta dietro. Soprattutto di questi tempi, in cui si sta sgretolando l’idea stessa di continente, di un’area geografica che ha visto nascere e formarsi una cultura poderosa di diversità, contagi, scambi, congerie linguistiche. Dei tanti film che vediamo per la Mostra Concorso dei lungometraggi di finzione e per i “Visti da Vicino”, ad esempio, ci attirano quelli che si aprono su geografie poco note, situazioni ai margini, vicende che, seppure a volte abituali, prendono una coloritura nuova, vuoi per la lingua, vuoi per il contesto, manifestazioni bizzarre, non di rado sorprendenti, personaggi strani, in alcuni casi un po’ folli, psicologie stravaganti, figure sfuggenti».