MARCO GALVANI
Cronaca

Zingonia, sogno in saldo a 10mila euro

La storia de fratelli Illiano. Casa pagata 150 milioni: "Espropriati con due spiccioli ma la colpa è di chi ci ha lasciati nel degrado"

Case degradate a Zingonia

Bergamo, 21 aprile 2019 - Doveva essere una “città ideale”. E invece Zingonia è rimasta un’utopia. Un’ambizione infranta. Eppure «ricordo ancora all’inizio degli anni Settanta i grandi cartelloni che annunciavano la nascita di un nuovo quartiere modello. E invece...». Salvatore Illiano, appena ragazzino, era arrivato al Nord da un paesino alle porte di Napoli dove «gli ascensori non sapevamo neanche cosa fossero». A 14 anni portava i caffè al Pirellone, «mi sembrava di vivere nel futuro». E poi quel sogno urbanistico interrotto. E diventato un incubo.

Per Salvatore, la sua famiglia e «per tutti i condomini onesti». Nelle torri di Zingonia abitava sua sorella prima che traslocasse quando la famiglia si è allargata. A fine anni Novanta, appena si è liberato un appartamento sullo stesso pianerottolo, lì si è trasferita anche la mamma. Un tre locali al sesto piano del condominio Anna pagato 147 milioni di lire. Uno dei 208 appartamenti delle 6 torri. Era il 1997 ed «era ancora un bel palazzo, signorile, c’era la banca, il supermercato, un ristorante, la zona attorno alle sei torri Anna e Athena era curata – ricorda Salvatore –. Poi, però, la vendita delle case si è fermata, ed è iniziato l’abbandono» in quel territorio tra Boltiere, Ciserano, Verdello, Verdellino e Osio Sotto. «Dal 2005 in poi è stato un crollo verticale»: abbandono, abusivi e criminalità. «Scampia è oro rispetto a come era diventata Zingonia», assicura Salvatore. Ma anche adesso che sono iniziate le operazioni di abbattimento di quel ghetto, i problemi per Salvatore e i suoi fratelli non sono finiti. Perché quell’appartamento ereditato dalla mamma glielo hanno espropriato per pochi euro. «Altro che accordi bonari e transattivi – l’amarezza di Salvatore –. L’Aler ci ha scritto proponendoci un’indennità di 8.985,4 euro. Che, divisa per quattro fratelli, fa 2.246,35 euro. Spiccioli».

Ci ha anche provato a metterla in vendita per conto suo: «Nemmeno per 25mila euro siamo riusciti». Salvatore non ne fa tanto una questione di soldi, ma di principio: «Non sono certo quei soldi che ci cambiano la vita, ognuno di noi ha la sua pensione – chiarisce –, ma trovo assurdo che una casa pagata con tanti sacrifici venga così svalutata per colpa di chi non è stato in grado di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza». Sacrifici «buttati nella spazzatura». A quella proposta, Salvatore non ha risposto. Ma l’operazione Zingonia è andata avanti. E un anno fa è arrivata la comunicazione definitiva di Aler che ha «provveduto a depositare l’indennità offerta alla Cassa depositi e prestiti». «Ci hanno fatto la carità, ma a questo siamo arrivati non certo per colpa nostra – continua Salvatore –. Il degrado è stato voluto da chi non è intervenuto prima, da chi non ha difeso la brava gente».