MICHELE D'ORSI
Cronaca

Lite e coltellate, allarme sicurezza: Zingonia tra paura e polemiche

Preoccupa la microcriminalità. E la politica si divide sulla Ztl

Carabinieri di Bergamo

Verdellino, 5 settembre 2016 - Una lite finita a coltellate tra due clienti di uno dei negozi in Piazza Affari (finita fortunatamente senza feriti gravi), ha fatto riesplodere le polemiche sulla sicurezza della zona di Zingonia, da tempo ostaggio della microcriminalità e ritrovo di balordi e sbandati. Il nuovo episodio, avvenuto la sera di qualche giorno fa, ha suscitato anche perplessità e dubbi da parte dai capigruppo delle minoranze in Comune sull’utilità dei provvedimenti adottati dalla giunta del sindaco Silvano Zanoli, cioè l’entrata in vigore, a partire dallo scorso luglio, della Zona a traffico limitato (Ztl).

«La Ztl – sottolinea Lara Lanzeni del Movimento Cinque Stelle – è sì entrata in vigore a luglio, ma i cartelli sono stati posizionati solo pochi giorni fa. E questo ha diminuito l’efficacia del provvedimento. Comunque, non crediamo che quanto è stato fatto sino ad ora possa essere sufficiente per contrastare criminalità e degrado della zona. Occorre un piano più specifico e organizzato per fronteggiare il problema». Secondo Luisella Mastio, capogruppo della lista “Continuità e Progresso”, invece «il rischio della Ztl è quello di ghettizzare una parte di Zingonia e lasciarla in mano ai criminali. Credo che sia necessario educare i residenti, italiani e stranieri (i primi ormai in netta minoranza), a riappropriarsi delle strade, delle piazze e dei negozi. Avendo amministrato per diversi anni, sappiamo però che senza l’aiuto del governo centrale e della Regione non è possibile per l’amministrazione comunale fare più di tanto».

Pronta la replica del sindaco Silvano Zanoli, che difende il suo operato: «Nel mese di agosto c’è stata una particolare attenzione per Zingonia, con quattro pattuglie della polizia in corso Europa e continui controlli e blitz delle forze dell’ordine in Piazza Affari, soprattutto nelle ore serali, quelle a maggiore rischio per la sicurezza dei cittadini. Stiamo comunque pensando di concordare ulteriori azioni, d’accordo con la prefettura, e sta procedendo spedito il progetto comunale che prevede l’installazione delle telecamere». «La situazione è ormai insostenibile – spiega allarmato un residente italiano – Gli spacciatori fanno i loro comodi a e chi protesta rischia seriamente. La gente cosiddetta normale, all’arrivo della sera, si chiude in casa e si barrica dentro».