'Progetto Pasturs', oltre 50 volontari sugli alpeggi delle Alpi orobiche

Tutti con un obiettivo comune: migliorare la convivenza tra pastori e grandi predatori mitigando il rischio di predazioni sul bestiame domestico

'Progetto Pasturs'

'Progetto Pasturs'

Bergamo, 28 settembre 2018 - Entusiasmo e soddisfazione tra gli oltre 50 volontari che hanno preso parte alla terza stagione di 'Progetto Pasturs' con un obiettivo comune: migliorare la convivenza tra pastori e grandi predatori mitigando il rischio di predazioni sul bestiame domestico.

L’edizione 2018 di Pasturs ha dunque confermato la straordinaria voglia di impegno e di coinvolgimento dei giovani da tutta la Lombardia ma non solo, con volontari provenienti anche da Firenze e Susa (TO); dopo i 100 volontari coinvolti nelle edizioni 2016 e 2017, il 2018 ha visto la partecipazione di altri 50 giovani selezionati su oltre 200 candidati, numero significativo se si pensa che la raccolta delle adesioni è iniziata solo a maggio inoltrato. Aiutati dai pastori già coinvolti dal progetto nelle precedenti edizioni, i volontari hanno continuato quello che i loro colleghi avevano lasciato in sospeso; dopo essere stati formati dagli esperti del progetto, durante la stagione estiva i volontari hanno raggiunto gli alpeggi per aiutare i pastori nelle loro attività quotidiane e nella gestione delle misure di prevenzione volte a mitigare il conflitto tra pastorizia e grandi predatori, come il montaggio e lo smontaggio delle recinzioni elettrificate, la sorveglianza delle greggi e la gestione dei cani da guardiania.

Nove gli alpeggi sul territorio del Parco delle Orobie bergamasche che hanno partecipato al progetto: Alpe Cardeto di Renato Balduzzi, Alpe Vodala di Silvestro Maroni, Alpe Grabiasca di Fabio Boni, Alpe Zo di Massimo Balduzzi, Alpe Fontana Mora di Aldo Pasini, Alpe Neel di Pietro Zuccheli, Alpe Manina di Andrea Morelli, Alpe Venano di Giuseppe Salvi e Alpe Flesh di Massimo Biondi, con un’altitudine massima di 2328 m s.l.m e ben 7280 ovini di razza “pecora bergamasca”, 313 caprini, 284 bovini e 72 equini coinvolti. I pastori coinvolti considerano ormai Pasturs un supporto concreto e indispensabile alla loro attività sia dal punto di vista pratico, sia per tutelare e valorizzazione i prodotti derivanti dai propri allevamenti, in particolare dalla pecora bergamasca, utilizzando la tematica dei grandi predatori come elemento di differenziazione positiva del territorio orobico, dei servizi che esso offre e dei prodotti caratteristici della zona.

Terminato il supporto di Fondazione Cariplo, fondamentale per consentire l’avvio di Pasturs, il 2018 ha visto nuovi partner sostenere il progetto: Cooperativa Eliante Onlus, Parco delle Orobie Bergamasche, WWF Bergamo-Brescia e Coldiretti Bergamo, supportati da Regione Lombardia, il progetto LIFE Natura che Vale e Almo Nature/Fondazione Capellino.