
Viaggio nel magazzino di Gerenzano Qui il super-manager faceva il prezzo
GERENZANO (Varese)
La cocaina viaggiava sui tir e veniva stoccata in magazzini a Gerenzano, nel Varesotto. Partiva dall’Olanda nascosta all’interno dei camion, con carichi da 200 o 300 chili per ogni viaggio, destinata all’Italia e allo smistamento alle organizzazioni milanesi e lombarde che acquistavano all’ingrosso da Bartolo Bruzzaniti, latitante di 47 anni domiciliato in Costa d’Avorio. Un sistema emerso dalle indagini condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano, con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e altri Reparti, e coordinate dalla Dda di Milano, che ieri è sfociata nell’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare a carico di 40 persone.
Il controllo del mercato milanese - secondo il Gip di Milano Stefania Donadeo che ha firmato l’ordinanza - sarebbe garantito dal "contatto privilegiato" di Bruzzaniti con i broker internazionali campani Raffaele Imperiale e Bruno Carbone che "gli consente di avere a disposizione grossi quantitativi di stupefacente". Il quarantasettenne, che risulta imparentato con la famiglia ‘ndranghetista dei Morabito di Africo in Calabria, viene definito un "abile manager", capace di "mantenere sia i rapporti con i fornitori stranieri, sia i rapporti con chi deve assicurare il trasporto dello stesso in Italia, sia con chi deve assicurare il trasferimento della merce acquistata in luoghi sicuri nella zona di Varese": un capannone di Gerenzano, dove lo stupefacente veniva custodito "per poi essere rivenduto a prezzi che egli stesso determina".
L’indagine nasce anche dalle dichiarazioni di Raffaele Imperiale, importante broker della droga per la camorra, estradato da Dubai a marzo 2022 e di recente diventato collaboratore di giustizia. "Imperiale – ha spiegato l’aggiunto della Dda Alessandra Dolci (nella foto)– ha raccontato che quando ha deciso di investire in Lombardia per i traffici di droga si è dovuto rivolgere necessariamente a Bartolo Bruzzaniti". L’indagine ha svelato una "operazione di ristrutturazione del traffico di droga, per migliorare la logistica e i pagamenti, grazie ai collegamenti con i broker campani e affinando un collaudato sistema di trasporto tramite tir, con pagamenti solo a consegna avvenuta". Pa.Pi.