
Valentino Zucchetti
Calcinate (Bergamo), 5 marzo 2017 - "Voglio diventare come lui". È stato con questa frase che a tre anni, Valentino Zucchetti, con gli occhi da bambino e lo sguardo curioso, ha annunciato alla mamma il suo sogno. Alla televisione trasmettevano "Don Chisciotte" di Michail Baryshnikov e quel bimbo che era destinato a diventare un grande ballerino non aveva alcun dubbio. Un giorno su un palco a ballare, a emozionare con i suoi movimenti il pubblico, ci sarebbe stato lui.
Quel sogno Valentino Zucchetti, 28 anni, originario di Calcinate e vissuto a Palazzolo sull’Oglio, l’ha coltivato con dedizione e sacrificio e le sue capacità l’hanno portato fino a Londra dove oggi è primo ballerino solista alla Royal Opera House. I suoi primi passi di danza li ha mossi a Sarnico, alla Enjoy Dance, dove ha seguito le lezioni fino a quando aveva undici anni. Unico maschietto tra tante piccole ballerine, Valentino si divertiva a fare dispetti: "Non stavo mai fermo - ricorda - ero molto indisciplinato". Con gli anni, insieme a lui, è cresciuta anche la passione per la danza che è diventata sempre più importante. Dopo Sarnico, ha frequentato la scuola del Teatro alla Scala di Milano, continuando a studiare, da solo, anche nei weekend fino a sostenere un’audizione ed essere ammesso alla prestigiosa Royal Ballet School. A Londra ha studiato dai sedici fino ai diciannove anni, scegliendo poi di lavorare e continuare a vivere in quella città. "Dopo aver preso il diploma ho viaggiato per lavoro a Zurigo e in Norvegia ma nel 2010 sono tornato a Londra", racconta Valentino che ora sta lavorando alla parte dell’Uccellino Azzurro nella “Bella Addormentata” e si sta allenando per un trittico che andrà in scena questo mese Londra dove sarà sul palco come primo ballerino.
«Le sensazioni che provo in scena rispetto a quando ho iniziato sono cambiate", ammette. "Quando si comincia si vuole dare il massimo attraverso la dimostrazione tecnica, adesso invece sto imparando a trasmettere anche emozioni attraverso la qualità di movimento per esprimere al meglio la storia e il personaggio che interpreto". Un’unica sensazione è rimasta sempre la stessa: l’emozione ogni volta che sale sul palco perché - spiega - "andare in scena è sempre un traguardo, un premio finale".
Oltre alla danza nella sua vita professionale un posto importante ce l’ha anche la coreografia, nella quale si è già cimentato, lavorando ad alcuni pezzi sia per la Royal Ballet School che per il New English Ballet Theatre. "Vorrei dirigere una compagnia in modo da poter sviluppare la mia visione artistica in maniera completa, sia a livello di danza che di coaching", spiega Valentino che per il suo futuro professionale ha le idee molto chiare. Oltre a ballare, Valentino ama il teatro in tutte le sue forme e quando non è in sala prove adora assistere a spettacoli e ascoltare musica. Nonostante abbia Bergamo nel cuore, non ha nostalgia di casa. "Ogni volta che penso di essere lontano ho un po’ di dispiacere ma a livello professionale in Italia per me non ci sarebbe nessun tipo di sbocco artistico", ammette. Quando un po’ di nostalgia si fa largo tra i pensieri, per respirare l’aria e il profumo di Bergamo, si rifugia in una polenteria londinese. Dove, anche se distante, si sente a casa.