Val Brembana, due 28enni fondano un marchio d'abbigliamento che punta sul territorio

“Lares“, dall’albero della Val Brembana, non è solo un brend ma vuole sostenere le attività del territorio

Arrigo Berera, ingegnere ambientale, e Jacopo Maffiuletti, consulente di digital marketing

Arrigo Berera, ingegnere ambientale, e Jacopo Maffiuletti, consulente di digital marketing

A unirli c’è un’amicizia di lunga data, la passione per le Alpi Orobie e la voglia di valorizzare la loro terra d’origine, quella bergamasca, di cui vanno profondamente orgogliosi. Arrigo Berera, ingegnere ambientale, e Jacopo Maffiuletti, consulente digital marketing, entrambi 28enni, hanno unito le forze per dare origine a Lares, progetto trasversale, connettore di comunità e valori, che al momento trova pieno sviluppo nel marchio di abbigliamento che ha come logo proprio il larice, in dialetto bergamasco appunto “làres”, albero tipico della Val Brembana, dipinto d’arancione a indicare la stagione autunnale e di verde, come la primavera.

"La nostra storia nasce sulla cima del Monte Pegherolo, a circa 2.369 metri sul livello del mare: siamo due ragazzi di Bergamo con il sogno di creare qualcosa in cui tutti i bergamaschi possano identificarsi. Il nostro slogan è “Follow your Ridge”, “Segui la tua cresta”, perché crediamo che ognuno debba dare il massimo per raggiungere le proprie mete", raccontano i giovani soci. Da qualche settimana hanno lanciato l’e-commerce sul sito laresalps.com, trovando immediata accoglienza di pubblico grazie al forte senso di appartenenza del popolo orobico.

"La community di Lares è protagonista anche degli aspetti esecutivi e decisionali del brand. I nostri sostenitori possono decidere il design di maglie e felpe votando le loro cime preferite. Abbiamo quattro macro-categorie, omaggio alle Orobie: Laghi Gemelli, Pizzo del Diavolo, Pegherolo e Monte Aga. Ovviamente per la stampa ci affidiamo solo a professionisti locali", racconta Maffiuletti.

Se per ora si possono acquistare esclusivamente capispalla, borracce e tazze, l’idea è quella di implementare lo store con kit da escursionismo come k-way, giacche antivento, borse e sacche: "Ci stiamo già muovendo per espanderci fisicamente sul territorio, stringendo partnership con attività e negozi in Val Brembana. I rifugi sono tra gli attori off-line che ci piacerebbe coinvolgere. Per il digitale abbiamo allocato un budget che verrà distribuito nelle prossime settimane con iniziative social e pubblicità ".

I due ragazzi han no tutte le intenzioni di fare le cose in grande, non tanto per trovare una fonte di guadagno alternativa bensì per aiutare, supportare e valorizzare la comunità orobica, oltre che le attività locali, attraverso il ricavato del business.

"Come prima iniziativa di sostegno abbiamo riqualificato un sentiero dissestato vicino a Foppolo. Ma nel prossimo futuro vorremo fare qualcosa per limitare lo stress idrico e i danni provocati dal bostrico dell’abete rosso, parassita che infesta le nostre zone". Tra le campagne di sensibilizzazione già attive compare “Adotta una mucca”: fornendo un piccolo contributo ai pastori delle comunità delle Alpi Orobie è possibile ricevere in cambio i prodotti della tradizione casearia dell’Alta Valle direttamente a casa. A ulteriore testimonianza dell’impegno intrapreso nei confronti della terra orobica i due ragazzi hanno redatto un emblematico manifesto, che recita: "Tratta ogni valle come se fosse la valle del tuo cuore, rendi il mondo un posto migliore di quello che hai trovato, ricorda che ogni vetta è raggiungibile".