di Luca Balzarotti
Trentatré anni e sei mesi per comprare casa. La media in Lombardia è il risultato di tante grandi differenze anche all’interno della stessa provincia. Nel Milanese, ad esempio, servono 50,3 anni per acquistare un immobile di 100 metri quadrati in vendita sul mercato a un prezzo (medio) di 352.200 euro. Nel capoluogo, in centro, un’abitazione di questa metratura costa più di quattro volte tanto: 1.003.300 euro. Considerando la retribuzione media mensile di 1.750 euro e una capacità di accantonare risparmi di 7mila euro all’anno non basta neppure un secolo per diventare proprietari. In zona Fiera ci vogliono 95 anni, sui Navigli 87,5. A Magenta, a 25 chilometri dal capoluogo, un immobile di 100 metri quadrati costa in media 154mila euro: per l’acquisto bastano 22 anni. Lo studio di Ener2Crowd.com relativo ai tempi per comprare casa si basa "su recenti dati Istat relativi alle retribuzioni medie e sulla capacità di risparmio" spiega Giorgio Mottironi, co-fondatore della piattaforma di lending crowdfunding ambientale ed energetico. "Abbiamo poi incrociato i risultati con i prezzi medi degli immobili rilevati e aggiornati a marzo dal portale Immobiliare.it per calcolare il tempo medio". "Oggi serve più del doppio del tempo che impiegavano le generazioni precedenti" puntualizza Niccolò Sovico, amministratore delegato, ideatore e co-fondatore della società benefit proprietaria di Ener2Crowd.com.
Le retribuzioni medie variano poco in Lombardia: dai 1.750 euro della provincia di Milano ai 1.566 del Pavese. Diverso, invece, il panorama del prezzo del mattone: a Como in centro servono quasi 445mila euro e 70 anni per diventare proprietari di un’abitazione di 100 metri quadrati. Nella stessa provincia, nel Comune di Centro Valle Intelvi, ne bastano 109mila e in 17 anni si compra casa. Anche in Valtellina si passa dai 73 anni di Sondrio (458mila euro per un immobile) ai 10 di Villa di Tirano (62mila), nella Bergamasca dai 76 anni di Città Alta (498.500 euro il prezzo medio per abitazione) ai 12,9 anni di Ardesio (84.200 euro). Differenze un po’ più contenute nella Bassa, dove i tempi medi a livello provinciale sono più bassi: dai 20 anni di Lodi ai 17,7 di Mantova.
"La casa è diventato un elemento impegnativo da perseguire e da mantenere – spiega Valerio Corradi, ricercatore e professore di Sociologia del territorio all’Università Cattolica del Sacro Cuore –. La corsa alla casa sta diventando spesso un boomerang che genera indebitamento nei bilanci di tante famiglie, soprattutto in quelle mono-reddito. La cultura dell’abitazione di proprietà esercita una forte pressione, ma dove lo sforzo è enorme genera una sorta di “cappio al collo“. La casa di proprietà rappresenta una sorta di “upgrade“, di crescita del proprio status sociale. Negli altri Paesi non è così. Il risultato è che basta un rincaro delle rette dei mutui o un aumento del prezzo dell’energia a provocare un ulteriore impoverimento, una forte fragilità. Se un tempo la casa rappresentava un bene rifugio, oggi rischia di essere qualcosa che non dà tranquillità".