Un porto di mondi Cattedre Unesco riunite a Brescia crocevia di migranti

L’evento per raccontare gli esodi e l’integrazione in Italia

Migration

di Federica Pacella

Quasi il 12% di persone con background migratorio residenti nella provincia di Brescia, il 19% a livello cittadino, con oltre 145 differenti nazionalità rappresentate nel tessuto sociale. Sono i numeri che fanno di Brescia un crocevia di flussi migratori, ma anche un laboratorio di convivenza e integrazione, su cui si accendono i riflettori delle Cattedre Unesco italiane.

Merito della Cattedra Unesco dell’Università di Brescia “Formazione e rinforzo delle risorse umane per lo sviluppo sanitario nei Paesi a risorse limitate“, che dal 23 al 25 febbraio organizza l’evento “Brescia Porto di mondi. La cultura racconta le migrazioni“, con la Rete italiana delle Cattedre Unesco e l’Associazione culturale Carme, in occasione di Brescia Bergamo Capitale italiana della Cultura 2023.

"Per garantire un’integrazione effettiva – commenta il rettore Francesco Castelli, titolare della Cattedra Unesco di Brescia – è necessario creare le condizioni per un accesso equo ai servizi essenziali, ad una educazione e formazione di qualità, nonché la partecipazione attiva alle attività sociali e culturali. Il ruolo delle Università e della cultura in questo contesto risulta fondamentale per sostenere una società più coesa e inclusiva".

Gli incontri e gli appuntamenti musicali e cinematografici si terranno nella sede di via delle Battaglie 61, al quartiere del Carmine simbolo del fenomeno migratorio e di integrazione della città. "Da 40 anni Brescia vive l’esperienza dei flussi migratori – dice Marco Fenaroli, assessore alla Persona – oggi rappresenta un’esperienza di convivenza e corresponsabilità".

Giovedì riflettori sul ruolo della cultura nel favorire l’integrazione; venerdì si affronterà il fenomeno sotto diversi punti di vista: lavoro, dialogo interreligioso, protezione internazionale.