Sentiva delle voci dentro. Voci che "dicevano di uccidere". Matteo Lombardini, 35 anni, con problemi psichici di cui soffre da anni (è stato anche in cura) la sera del 29 ottobre 2023 aveva accoltellato il padre Giuseppe Lombardini, 72 anni (nella foto), e ferito in modo grave la madre, Maria Angela Stella, 66 anni nell’abitazione al terzo piano di un condominio in via Rossini, a Viana di Nembro. Ieri mattina si è svolta l’udienza preliminare davanti al gup Moreschi; presenti il pm Mancusi, titolare del fascicolo, e il difensore del 35enne, avvocato Marco Filippo Avilia. Oltre che della morte del padre, l’imputato deve rispondere anche del tentato omicidio della madre (è rimasta ricoverata al Papa Giovanni XXIII per un mese). Il gup ha rinviato a giudizio il 35enne, ed è stata già fissata la data del processo in Corte d’assise: 10 dicembre. All’esito della perizia psichiatrica effettuata dal dottor Biza in sede di incidente probatorio, perizia che aveva accertato la totale incapacità di intendere e volere del giovane, oltre alla pericolosità sociale, è facile immagine che il processo possa durare l’arco di una sola udienza. Attualmente il 35enne si trova nella Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Castiglione delle Stiviere. La sera dell’omicidio, mancavano pochi minuti alle 20, in casa i genitori e Matteo. Nessun litigio, solo che le voci dei genitori davano fastidio a Matteo, voci che un certo punto si materializzano: il 35enne afferra un coltello da cucina e sferra diverse coltellate al padre, pensionato, ex dipendente dell’ufficio personale di Bas, fino a ucciderlo. Poi si rivolge alla madre che aveva cercato di difendere il marito. La donna viene ferita: se la caverà con 40 giorni di prognosi. F.D.
CronacaUccise il padre a coltellate. A processo