
Zinaide Solonari
Cologno al Serio (Bergamo), 8 ottobre 2019 - Ha voluto ricordare la mamma con una dedica. Una sorta di lettera, le parole che arrivano direttamente dal cuore e che si mischiano alle lacrime. A scriverle la maggiore delle tre figlie di Zina, 16 anni, avuta da una precedente relazione. «Ciao mamma, ora sei lontana, troppo lontana. È tutto così ingiusto. Quanto vorrei riavere quelle serate trascorse a ridere con te. Quanto vorrei sentire la tua voce in questo momento. Non puoi immaginare quanto vorrei sentirti urlare il mio nome (...) per una stupidata che ho fatto. Quanto vorrei averti qui per stringerti e raccontarti le mie giornate magari asciugando i piatti come facevamo tutte le sere» .
La sedicenne aggiunge: «Non puoi immaginare quanta rabbia io abbia dentro, sono a pezzi. Mamma tutti qua mi dicono di essere forte e di esserlo per le mie due sorelline. Non sono così forte: ho paura mamma» . E poi parla dei ricordi, e i suoi sogni: «Eri la donna più importante della mia vita, eri quella che mi ha fatto inseguire il mio sogno, dicevi che un giorno sarei arrivata in alto e che tu saresti stata la mia manager» . Zina conclude: «Mamma. Una bellissima parola che ora, quando la sento, mi fa fermare il fiato. Lo stomaco va sottosopra, mentre la testa continua a pensare mille cose tutte assieme. Questa notte una parte di me è “morta”; una brutta parola, orribile direi. Avrei voluto svegliarmi e averti accanto, ma ti hanno portata via. Ho bisogno di te mamma e tu non ci sei più. Ti voglio bene mamma, e te ne vorrò sempre» .