REDAZIONE BERGAMO

Tweet sui morti di Covid, querela dei parenti

In una di quelle bare caricate sui camion militari che hanno sfilato di sera lungo le strade della città c’era anche il papà dell’avvocato Consuelo Locati. Si chiamava Vincenzo. E’ stato cremato a Firenze il 12 aprile del 2020. E’ morto per il Covid, come tanti altri nella Bergamasca. Ora i familiari delle persone decedute per Covid che avevano i loro cari nelle bare sui camion di Bergamo hanno querelato il giornalista di Libero Tommaso Montesano (figlio dell’attore Enrico) per "il gravissimo vilipendio alla memoria e alla dignità di migliaia di vittime" in relazione al tweet negazionista di mercoledì: "Le bare di Bergamo stanno al#Covid 19 come il lago della Duchessa sta al sequestro#Moro". La querela è stata depositata alla procura di Bergamo a nome dell’avvocato Consuelo Locati che rappresenta il pool di avvocati impegnati nella causa civile di 500 congiunti in corso davanti al tribunale civile di Roma contro la Regione Lombardia e il governo. "La querela riguarda simbolicamente tutti i familiari che hanno avuto i loro cari su quei camion militari - spiega l’avvocato Locati. Familiari che hanno per primi il sacrosanto diritto a indignarsi per un’ulteriore mancanza di rispetto per il dolore che già hanno vissuto, un altro pezzo di dignità tolta ai propri cari, quei corpi accatastati cui è stata negata la dignità della sepoltura e che erano invece trasportati con rispetto e dignità dai militari che quei camion guidavano".

Ora verrà aperta dalla Procura una indagine nei confronti di Tommaso Montesano, il giornalista autore del tweet sotto accusa. L’iscrizione di un fascicolo dopo una denuncia, come è questo il caso, è pressoché automatica. I reati ipotizzati nella denuncia sono "vilipendio contro la pietà dei defunti" e diffamazione aggravata. "È palese l’intento vergognosamente offensivo e diffamatorio del signor Tommaso Montesano - così la querela - tanto più grave perché attuato nello svolgimento della professione giornalistica e amplificato per mezzo di un social network... E’ incontestabile che l’unico fine di Tommaso Montesano, nel frattempo precipitatosi a fornire improbabili giustificazioni della sua "boutade", fosse quello di screditare e infamare le vittime e con esse il dolore di tutti i familiari al solo esecrabile fine di abbracciare teorie negazioniste pericolose anche sotto il profilo dell’incitamento all’odio e della salute pubblica".F.D.