REDAZIONE BERGAMO

Tumori, più ricoveri dopo il Covid Interventi urgenti, ritardi del 30%

I dati lombardi: 42.144 presenze nella regione. Numeri ancora lontani dal 2019

Tumori, più ricoveri dopo il Covid Interventi urgenti, ritardi del 30%

Ricoveri per tumore in crescita nelle strutture lombarde dopo il Covid: nel 2021 sono stati 42.144 contro i 37.630 totali del 2020. Il dato è ancora lontano, probabilmente per effetto delle restrizioni legate alla pandemia, dalla media del 2017-2019, quando si viaggiava sui 46-48mila ricoveri. Secondo quanto riportato nel portale di Agenas, il 20% delle persone seguite nelle strutture lombarde arriva da altre regioni (17% nel 2021): l’indice di attrazione della Lombardia è in effetti tra i più alti, mentre quello di fuga (3,81%) è il più basso a livello nazionale. Sempre l’analisi statistica di Agenas dice, invece, che è aumentata la percentuale di interventi di classe A, ovvero quelli da eseguire entro i 30 giorni. In Lombardia, nel pubblico si è passati dal 67,8% del 2019 al 70,7% del 2021 (81,1% nel privato): un trend in miglioramento, ma resta ancora un 30% di interventi per i quali non si rispetta l’indicazione dei 30 giorni. Nel complesso, la stima è che ogni anno ci siano 60mila nuove diagnosi di neoplasie in Lombardia; di queste, 10mila sono per cancro alla mammella, che rappresenta il 30% di tumori tra le donne. Guardando al trend, uno spaccato arriva da Ats Brescia, che ha appena pubblicato l’aggiornamento dell’incidenza tumorale, con un raffronto tra il 1999 ed il 2017: nell’arco di 18 anni, il numero assoluto dei casi è aumentato di circa il 13% (in calo i tassi aggiustati per età, soprattutto nei maschi). Entrando nel dettaglio di alcuni dei tumori più diffusi in Lombardia, le stime del 2019 parlano di un’incidenza (ovvero nuove diagnosi) di 93,7 ogni 100mia residenti nei maschi e di 50,2 ogni 100mila nelle femmine per il tumore ai polmoni: quello delle donne è molto superiore al dato nazionale. In linea col resto d’Italia l’incidenza del melanoma (21,5 per i maschi, 19,7 per le femmine), che è però in forte crescita in tutta Italia. F.P.