Entra nel vivo e-BRT, il nuovo sistema di trasporto rapido di massa su bus elettrici che collegherà il Polo Intermodale della stazione di Bergamo con Dalmine in 22 minuti e con Verdellino stazione Fs9 in 39 minuti: un progetto innovativo e all’avanguardia che modificherà il trasporto nella Bergamasca.
Dopo l’avvio dei primi lavori, ieri mattina è stato presentato il progetto definitivo, uno tra i primi esempi in Italia, che si sviluppa all’interno del piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Bergamo (Pums) e del piano di sviluppo territoriale Sentiero dell’innovazione finalizzato da Camera di Commercio, Provincia, Comune, Diocesi e Km Rosso. Circa 30 le professionalità che hanno lavorato al progetto, proponendo soluzioni all’avanguardia che verranno realizzate nei prossimi 20 mesi su un percorso complessivo di 29,7 chilometri e che nel 2026, ad avvio dell’opera, si stima possa trasportare 4 milioni di passeggeri all’anno. L’esercizio dell’e-BRT permetterà una riduzione di 780 tonnellate di Co2 all’anno grazie all’utilizzo di autobus elettrici e del calo dell’uso di automobili ai quali si aggiungono 183 tonnellate in meno di Co2 grazie all’installazione di pannelli solari che verranno installati nei depositi per produrre energia elettrica.
Il progetto, che è finanziato da fondi Pnrr, vede impegnata Atb Mobilità (Azienda trasporti Bergamo) e Comune di Bergamo. Saranno 18 le fermate che collegheranno il capolinea di Bergamo stazione Fs con il capolinea di Verdellino Fs. Il 73% del tracciato sarà su corsie preferenziali.
Per il sistema e-BRT sarà dedicata una flotta di 15 autobus di 18 metri full electric, con 38 posti a sedere e 90 in piedi per una capienza totale di 128 passeggeri. Ogni autobus sarà dotato di due postazioni per persone con diverse abilità motorie, un pianale completamente ribassato e quattro porte di ingresso-uscita.
Michele Andreucci