L’episodio risale alla sera del 5 settembre 2020 a Verdellino, nella Bassa. Una zona di prostituzione, in questo caso maschile. Protagonisti due trans brasiliani: Renata, la vittima (all’anagrafe Luca Brito Silva), e come imputati Samanta (Santos Batista Junior) e tal R.P., italiano, cliente fisso di Samanta. Devono rispondere di rapina, lesioni e porta d’arma. L’accusa ha chiesto per entrambi la condanna a 4 anni e 3 mesi e 4 anni e il pagamento di una provvisionale. I difensori l’assoluzione. Ieri udienza al tribunale collegiale, è stato ascoltato la vittima (attualmente in carcere per estorsione). Sollecitato dalle domande del giudice e del pm Golluccio, Renata, ha ripercorso le fasi di quella sera, finita nel sangue per via di un cellulare, quello della vittima, che i due imputati volevano rapinare. Renata si trova sulla sua piazzola, viene affrontata da Samanta che la colpisce alla testa con il tacco di uno stivale. Nel frattempo il cliente spinge Renata contro una ringhiera in ferro. Sembra finita lì. Ma c’è un secondo round in cui la vittima viene raggiunta da tre fendenti sferrati da Samanta. Renata sanguina, una collega la aiuta, viene ricoverata per cinque giorni. Fa la denuncia il 10 settembre ai carabinieri di Zingonia. Dopo un mese torna a lavorare, Samanta e il cliente la ricattano, vogliono che ritiri la querela in cambio di 100 euro. Renata non cede e si arriva al processo. Sentenza all’udienza del 30 marzo. F.D.
CronacaTrans e cliente rapinatori Chiesti 4 anni di carcere