MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Telenovela finita, apre la variante di Zogno

Inaugurati ieri mattina i quattro chilometri più sospirati della storia viabilistica bergamasca. “Spariti“ ventimila veicoli al giorno

di Michele Andreucci

La telenovela è finita. Dopo le ultime certificazioni degli impianti, arrivate venerdì, ieri mattina è stata ufficialmente aperta al traffico automobilistico la variante di Zogno, uno dei più sospirati quattro chilometri della storia viabilistica della Bergamasca, 4,3 chilometri che d’ora in poi eviteranno le eterne code della Val Brembana al paese, incanalando le auto verso le due nuove gallerie.

Dalle 10 di ieri mattina, quindi, da quel pezzo di statale che attraversando Zogno si chiama via Locatelli sono spariti di colpo 20mila automezzi al giorno. Si stima che con la nuova opera, attesa da anni dagli automobilisti della zona, rimarranno solo i 7-8mila del traffico locale.

Alla cerimonia di ieri mattina erano presenti l’assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità Claudia Maria Terzi, il presidente facente funzioni della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi, il presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia, alcuni sindaci dei comuni interessati dall’infrastruttura e il parroco di Zogno, don Mauro Bassanelli che ha provveduto a benedire l’opera. La prima auto a percorrere la variante, alle 9,51, è stata quella condotta da Nerino Tiozzo.

"L’abbiamo aspettata per anni - ha spiegato l’automobilista -, volevo essere il primo a percorrerla".

"Finalmente apriamo al traffico quest’opera che la valle e non solo attende da molto tempo", ha sottolineato l’assessore Terzi.

"Si tratta - ha invece rimarcato Gandolfi - di un’opera importante per tutta la Valle Brembana e il suo mondo economico".

"È un’infrastruttura con la quale vogliamo costruire il nostro futuro di crescita e di sviluppo, economico, sociale e turistico", ha aggiunto il sindaco di Zogno Selina Fedi.

Attesa da anni e progettata nel 2009, dopo una serie di stop e di rinvii per imprevisti tecnici e burocratici, la variante di Zogno ha visto crescere i costi, che sono lievitati dai 61,4 milioni di euro originari agli attuali 76,7 milioni, di cui 61,1 finanziati da Regione Lombardia.

La strada, lunga 4,3 km e con due gallerie, bypasserà il centro abitato di Zogno e lo svincolo di Ambria, tra i punti più critici della circolazione in Valle Brembana, per arrivare direttamente alle porte di San Pellegrino.

I lavori erano iniziati nell’estate 2011, ma il primo progetto risaliva addirittura al 1992, poi rivisto totalmente nel 2000 e aggiornato a inizio 2011.

Dopo tre anni, tutto si era fermato: i soldi non bastavano ed era dovuta intervenire Regione Lombardia.