Protesta a Tavernola: "No al cementificio brucia-rifiuti"

La proposta durante il flashmob: l’impianto sia dismesso oppure diventi ecocompatibile

Una protesta ambientalista contro il cementificio

Una protesta ambientalista contro il cementificio.

Tavernola Bergamasca (Bergamo), 30 aprile 2018 - «Il cementificio di Tavernola Bergamasca deve essere dismesso oppure riconvertito in modo serio e non ulteriormente impattante per l’ambiante. Non deve assolutamente bruciare i cosiddetti css-c ovvero prodotti derivati dalla lavorazione dei rifiuti e destinati alla combustione». A lanciare l’appello con un flashmob ieri sono stati diversi sodalizi ambientalisti coordinati dall’associazione «5 R ZERO sprechi» di Albino, da tempo in prima linea per evitare che i cementifici siano utilizzati per co-incenerire rifiuti non pericolosi, come accade per esempio a Calusco. «Ci schieriamo a fianco degli abitanti non solo di Tavernola Bergamasca, ma dell’intero lago d’Iseo – ha spiegato il portavoce di “5R ZERO sprechi”, Giorgio Elitropi – non vogliamo che qui, in un luogo di grande pregio ambientale e nel contempo di grande delicatezza succeda quello che sta accadendo nell’isola bergamasca. Basti pensare che da quando si bruciano i rifiuti non pericolosi a Calusco, in totale, ogni anno arrivano, tra gli altri 25 chili di arsenico. 

Giorgio Elitropi, uno dei promotori della manifestazione
Giorgio Elitropi, uno dei promotori della manifestazione

Gli inquinanti sono aumentati in maniera esponenziale, fino a più del 4800%». Accanto ai bergamaschi si sono schierati i componenti del Comitato «No Inceneritore» con sede a Milano, Legambiente, Il Parco Agricolo di Franciacorta, la Schiribilla e tanti cittadini, che hanno voluto ribadire il loro no all’utilizzo che la società proprietaria in futuro potrebbe fare dell’impianto di Tavernola, che attualmente ha 70 dipendenti.

«Il nostro pensiero è anche per i lavoratori – ha rimarcato Dario Balotta di Legambiente Franciacorta -. Esistono ammortizzatori sociali, possibilità di ricollocamento e modi di accompagnarli serenamente alla pensione. L’ambiente va tutelato senza alcuna ombra di dubbio». Dello stesso parere è il vicesindaco di Tavernola Joris Pezzotti, tra i promotori del referendum in programma il 20 maggio in cui i tavernolesi risponderanno al quesito: «Ritieni che il Comune debba agire nella direzione della riconversione o dismissione del cementificio verso altre attività a ridotto impatto ambientale e paesaggistico?». Il vicesindaco, sostenuto dal Movimento Cinque Stelle ieri rappresentato dal palazzolese Claudio Cominardi, l’11 maggio invita all’assemblea pubblica che si svolgerà nell’oratorio di Tavernola e in cui si parlerà della questione.