BEATRICE RASPA
Cronaca

Strage di piazza della Loggia: "Reato imprescrittibile"

Brescia, nessun rinvio: stavolta il processo a Marco Toffaloni andrà avanti e si farà subito .

Strage di piazza della Loggia: "Reato imprescrittibile"

Strage di piazza della Loggia: "Reato imprescrittibile"

Nessun rinvio: stavolta il processo a Marco Toffaloni, rinviato a giudizio per tre volte per errori procedurali, andrà avanti e si farà subito: entrerà nel vivo già giovedì prossimo, 6 giugno. Buone notizie per il diciassettesimo procedimento per la strage di piazza Loggia, di cui lo scorso 28 maggio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in veste di ospite d’eccezione, si è celebrato il cinquantesimo. Ieri il dibattimento per il 66enne ex ordinovista veronese, che all’epoca aveva 16 anni e la procura accusa di aver piazzato insieme all’amico Roberto Zorzi i candelotti di gelignite nel cestino dei rifiuti, rischiava di slittare di nuovo per una serie di eccezioni preliminari. L’avvocato Marco Gallina, che assiste l’imputato - ormai cittadino elvetico a nome di Franco Maria Muller, mai comparso in aula - aveva infatti stigmatizzato la questione dell’imprescrittibilità del reato di strage. Infliggere il carcere a vita a un imputato a giudizio davanti al Tribunale dei minori, e al quale di conseguenza dovrà essere applicata la speciale legislazione riservata ai minorenni, non condannabili a una pena superiore a 20 anni, a suo dire presenta profili di incostituzionalità.

La difesa aveva provato inoltre a riproporre le eccezioni già avanzate in sede di udienza preliminare, la presunta tardività della richiesta di proroga indagini in specie relativamente alla deposizione del collaboratore Giampaolo Stimamiglio e della zia di Toffaloni. Sperava infine un proscioglimento ritenendo impossibile a distanza di 50 anni la celebrazione di un "giusto processo". Ma i giudici - presidente, Federico Allegri, a latere Sara Micucci - affiancati come dai due esperti in psicologia e formazione minorili, hanno rigettato tutto. Dopo una camera di consiglio di oltre cinque ore il Tribunale ha ribadito che il reato di strage non è considerabile in alcun modo prescritto. Quanto alle altre questioni sollevate, ha pronunciato un’ordinanza che opera dei distinguo: ovvero, non ci saranno più altri rinvii del processo a "Tomaten", così gli amici chiamavano Toffaloni, quello studente di terza liceo che arrossiva sempre e, sostiene la procura, insieme al concittadino Zorzi - in Assise il 18 giugno - frequentava i camerata bresciani, avrebbe ammesso la propria colpevolezza della strage all’ex ordinovista padovano Stimamiglio e frequentava le riunioni preparatorie dei progetti stragisti con il gotha dell’eversione nera alla caserma dei carabinieri di Parona e nel quartier generale della Nato. Dopo le questioni preliminari, è stata la volta dell’ammissione delle prove e dei testi, una cinquantina, tutti ammessi.