Stefania Rota, dagli spostamenti dell’auto le risposte al giallo della sua morte

I sospetti: qualcuno potrebbe averla usata quando la donna era già deceduta

I carabinieri davanti all'abitazione di Stefania Rota

I carabinieri davanti all'abitazione di Stefania Rota

Bergamo – In attesa di conoscere gli esiti degli accertamenti effettuati dalla Scientifica nell’abitacolo della Ford Fiesta blu di Stefania Rota, dove sono state individuate tracce che hanno reagito al luminol (si tratta di sapere se sono organiche, tipo sangue, o materiale inorganico, ad esempio ruggine), gli investigatori si sono concentrati sugli spostamenti dell’auto della donna che lei solitamente parcheggiava nel vialetto di casa, in via XI Febbraio, a Mapello, o nel garage. Ma dal momento in cui non si sono più avute notizia di Stefania, anche la Ford è sparita. Chi l’ha presa? Una persona di sua conoscenza? Uno che la frequentava? In paese la gente ha descritto Stefania molto riservata. C’entra qualcosa con la sua morte? La scoperta è stata fatta il 21 aprile, ma se le indagini confermassero che gli spostamenti della vettura sono avvenuti quando Stefania era già morta, allora proverebbe che qualcuno l’ha usata.

Interrogativi in attesa di risposta, ma allo stesso tempo una conferma che gli inquirenti, che continuano a mantenere il più stretto riserbo, hanno puntato la loro attenzione sui movimenti della Ford Fiesta di Stefania. L’auto della donna, occorre ricordarlo, era stata notata nel parcheggio di via Foscolo, a circa 150 metri dall’abitazione di via XI Febbraio, dove viveva la 62enne. È stata spostata e poi lasciata tre stalli più in là. Come mai? Gli spostamenti della vettura sono importanti anche per poter collocare il momento del decesso. Altri dettagli non tornano. Da casa mancano le chiavi della vettura, così come la borsa e il cellulare. Potrebbe averle prese chi ha spostato la Ford. Un tassello importante nell’ambito di questa inchiesta aperta per omicidio volontario a carico di ignoti. Anche se non è tramontata del tutto l’ipotesi della morte per cause naturali. Un malore improvviso che potrebbe aver provocato la caduta nel salotto di casa. Il corpo era sul pavimento, indossava il cappotto e le scarpe. Forse si apprestava a uscire o era appena rientrata? Intanto si attendono altre risposte dagli ulteriori accertamenti disposti dal pm Letizia Ruggeri, sulle lesioni alla testa. Lesioni sospette che hanno richiesto approfondimenti anche per via del tempo passato dalla morte.