REDAZIONE BERGAMO

Stadio, nella partita della riqualificazione la vittoria arriverà solo all’ultimo minuto

A Bergamo è corsa contro il tempo per concludere i lavori. L'Atalanta scenderà in campo a Ferragosto per la Coppa Italia di Maurizio Nobili

I lavori nello stadio dell'Atalanta (De Pascale)

Bergamo, 9 agosto 2015 - La scadenza è dietro l’angolo, perché l’inizio delle partite di Coppa Italia chiamerà in campo l’Atalanta già a FerragostoIntanto, però, i lavori all’interno dello stadio Atleti azzurri d’Italia - il vecchio Comunale - procedono a passo spedito. Sono, anzi, praticamente in dirittura d’arrivo. Merito del progetto messo in campo direttamente dalla società nerazzurra e dal suo presidente Antonio Percassi, avallato dall’amministrazione comunale, che del vecchio impianto continua a detenere la proprietà, anche se le voci di una possibile privatizzazione si fanno sempre più insistenti.

Il club ha deciso, stavolta, di fare le cose in grande e ha dunque messo mano a un intervento corposo e di sostanza (importo complessivo stimato in 2 milioni) che, anche per la portata del cantiere e la contestuale, annunciata disponibilità dello stesso Percassi a valutare la possibile acquisizione in toto del Comunale, di fatto mette definitivamente in soffitta anni di congetture, discussioni e idee annunciate e subito tramontate in merito alla possibilità di costruire uno stadio nuovo in un’altra zona del capoluogo meno a ridosso del centro.

Il piano di intervento, affidato all’architetto Mauro Piantelli dello Studio De8 con una gara ad evidenza pubblica - benché la committenza fosse, appunto, dell’Atalanta - ha riguardato, in primo luogo, le tribune sul lato del Lazzaretto e quelle prospicienti della “Giulio Cesare”Nelle prime è stato realizzato un nuovo parterre con allineamento rispetto al campo e alle panchine a cui si affiancheranno i box destinati alle emittenti televisive; dal lato opposto rispetto al campo si sono invece ricavati appositi spazi per i disabili. Nel progetto è rientrato pure il rifacimento delle cabine elettriche e dell’impianto di illuminazione, indispensabile per le riprese video delle partite.

«La vera novità però – puntualizza l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Marco Brembilla - è rappresentata dalla rimozione delle barriere che attualmente dividono la parte destinata agli spettatori dal campo. In pratica si comincia a intravvedere una impostazione “all’inglese”. Le protezioni resteranno solo per le curve. Un’impostazione complessiva che, finalmente, offre uno stadio, che pure ha i suoi anni, al passo coi tempi». «In effetti - ammette Piantelli - il restyling è nato anche per dare un valore al passato e conferirgli un senso evolutivo». Dopo quasi 90 anni, dunque (la costruzione risale al 1928), il primo fischio della stagione calcistica orobica risuonerà, ancora una volta, nel vecchio ma nuovo Comunale.