Spariti i soldi dei clienti Condanna anche in Appello per ex direttore di banca

Sentenza dei giudici della Corte d’Appello di Brescia sulla vicenda dei milioni spariti dai conti correnti di alcuni clienti della filiale private banking di Intesa San Paolo a Fiorano al Serio. Vicenda che vede come principale imputato l’ex direttore (ed ex sindaco di Valbondione) Benvenuto Morandi: condanna a 3 anni e due mesi. La Procura generale aveva chiesto 4 anni e 8 mesi, più della condanna rimediata in 1° grado nel 2016, 4 anni con rito abbreviato. Gli avvocati, Angelo Capelli e Maria Laura Andreucci avevano invocato l’assoluzione. Morandi era stato condannato per i falsi resoconti che mascheravano il pessimo andamento degli investimenti effettuati per conto di numerosi risparmiatori. Oltre una quarantina di clienti-risparmiatori si erano ritrovati con l’amara sorpresa di investimenti che sembravano floridi e invece la realtà era ben diversa: come hanno potuto accertare. La condanna di ieri tiene conto anche del fatto che il capitolo delle truffe, risalenti al periodo compreso tra il 2007 e il 2013, è stato prescritto. Prescritti anche il furto di corrispondenza e la truffa sulle polizze azionarie da 5 milioni usate a favore della Stl società sciistica di Lizzola di cui Morandi era amministratore. Per questi due capi era stato assolto. Mentre era rimasto in piedi il filone relativo ai furti, reato riqualificato. Prima di pronunciarsi i giudici volevano sentire di nuovo l’imputato. L’ex sindaco di Valbondione, che da imputato avrebbe potuto anche avvalersi della facoltà di non rispondere, ha parlato. In buona sostanza ha ribadito quanto affermato in 1° grado, e iche non ha mai usato un centesimo dei suoi clienti. E che Gianfranco Gamba il suo principale cliente e accusatore, sapeva dei movimenti sui conti suoi e dei suoi famigliari (e non viceversa). F.D.