Sindaci, veterani e debuttanti Le province con Meloni e Salvini

Elezioni regionali, i consiglieri scelti dai territori: la metà del centrodestra arriva da Fratelli d’Italia. Nel centrosinistra affermazioni personali: oltre al caso Brescia, l’exploit del segretario bergamasco del Pd

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di Luca Balzarotti

Un consigliere su quattro è di Fratelli d’Italia: 22 su 78. A completare la composizione dell’aula regionale (80 seggi) saranno il presidente eletto, Attilio Fontana, il candidato della coalizione di centrodestra e liste civiche che ha raccolto 1.774.477 voti con il 54,67% delle preferenze. E il secondo classificato, Francesco Majorino, sostenuto dal centrosinistra, dal Movimento 5 Stelle e dalla sua lista civica: 1.101.417 voti, il 33,93%. Letizia Moratti si è fermata a 320.346 voti (9,87%) col Terzo Polo e la sua lista civica; Mara Ghidorzi, appoggiata da Unione Popolare, l’alleanza tra Rifondazione comunista, Potere al popolo e Dema, a 49.514 (1,53%) e non sarà in aula.

I 78 seggi saranno così suddivisi: 48 alla coalizione vincitrice, 23 alle liste a sostegno di Majorino, 7 a quelle in corsa con la Moratti. Fratelli d’Italia (22) ne avrà quasi la metà di tutto il centrodestra, 14 alla Lega, 6 a Forza Italia. Cinque andranno alla lista di Fontana e uno a “Noi Moderati“. All’opposizione siederanno 17 rappresentanti del Partito democratico, 3 del Movimento 5 Stelle, 1 di Sinistra-Verdi, 2 della lista civica di Majorino e i 7 esponenti della coalizione di Letizia Moratti: 3 di Azione-Italia Viva (Calenda e Renzi) e 4 della sua lista. La provincia di Milano - l’unica dove Fontana (44,86%) ha vinto con uno scarto minimo nei confronti di Majorino (42,06%) che si è imposto nel capoluogo - ha eletto 24 consiglieri: tra i 6 del partito di Giorgia Meloni c’è Christian Garavaglia, docente universitario. L’ex sindaco di Turbigo (Milano), attualmente dirigente regionale di Fdi, è stato il più eletto della propria forza politica in Lombardia con 10.329 preferenze. Ma i record personali arrivano dal centrosinistra. In provincia di Brescia, tra i 10 consiglieri eletti c’è Emilio Del Bono, sindaco di Brescia del Partito democratico, che ha raccolto 35.761 preferenze cancellando ogni primato. Nel 2018 fu dell’ex assessore alla Sanità, Giulio Gallera con più di 11mila voti: oggi con la metà (5.670) resta fuori dal Consiglio.

Al secondo posto, per numero di voti personali raccolti, si trova Davide Casati, primo cittadino di Scanzorosciate, comune della Bergamasca, e segretario provinciale del Pd: al primo ingresso in Consiglio regionale si presenterà con un biglietto da visita di oltre 14mila preferenze. Entrambi lasceranno l’incarico di amministratori dei rispettivi Comuni. Due “volti legnanesi“ del centrodestra sono i più votati della provincia di Milano per le loro liste: oltre a Garavaglia (Fdi) c’è anche la leghista Silvia Scurati, primo nome del Carroccio che a Sondrio è riuscito a vincere grazie a Massimo Sartori il derby con Fratelli d’Italia. Solo in Valtellina il partito della Meloni non avrà rappresentanti. La curiosità arriva dalla provincia di Lodi: la segretaria provinciale del Pd, Roberta Vallacchi, è stata eletta con 3.150 consensi. Suo figlio è sindaco di Lodi.