FEDERICA PACELLA
Cronaca

Si parte già in riserva. Inverno asciutto. In Lombardia il 13% di acqua in meno

Le precipitazioni di questi giorni non basteranno a compensare il dimezzamento del manto nevoso sulle montagne . E in vista della stagione irrigua preoccupa lo stato delle falde.

Si parte già in riserva. Inverno asciutto. In Lombardia il 13% di acqua in meno

Si parte già in riserva. Inverno asciutto. In Lombardia il 13% di acqua in meno

La stagione irrigua partirà in riserva. Il deficit certificato dall’ultimo bollettino Arpa è del 13%. Pesa la poca neve in quota, colpa di un inverno avaro di precipitazioni. In tutti i bacini lombardi il manto nevoso riporta il segno meno rispetto alla media del 2006-2020, con punte del -52% in quello del Toce-Ticino-Verbano, -49% nel Brembo. Le precipitazioni di questi giorni non basteranno a invertire la rotta. "A brevissimo termine – ha spiegato Paola Parravicini, di Arpa Lombardia, nell’ambito della presentazione del report di Anbi Lombardia, con Regione, del Report sulla Stagione Irrigua 2023 – l’evento in corso porterà neve intorno anche agli 800 metri, che però non porta accumuli. Per quanto riguarda i prossimi, seppur le previsioni hanno un grado di incertezza elevato, per il trimestre le precipitazioni saranno intorno alla media, mentre per la temperatura non c’è speranza, il trend è in aumento, con previsioni sopra la media". Certo, rispetto al 2023, la stagione irrigua dell’agricoltura partirà il 1° aprile meglio di un anno fa, quando il deficit di riserve idriche era del -57% rispetto alla media del periodo. Ma resta il dato negativo. Solo l’acqua accumulata nei laghi rappresenta un segnale positivo. Proprio ieri la prima seduta 2024 dell’Osservatorio permanente degli utilizzi idrici ha decretato che, con la complicità delle precipitazioni delle ultime ore, è arrivato un sostanziale cambio delle circolazioni atmosferiche capace di favorire così il riequilibrio della disponibilità idrica nell’intero distretto del fiume Po. Sul Garda si registra il valore record di riempimento degli ultimi 27 anni, tanto che è stato raddoppiato il deflusso. In vista della nuova stagione irrigua, l’attenzione massima è sulla falda. Nel 2023, complessivamente si registrata una riduzione delle portate derivate dai fiumi, -18% rispetto al valore medio 2016-2021 (solo il Brembo ha fatto un +20%). Sono aumentati del 13% i prelievi dai 143 pozzi monitorati da Arpa, una piccola parte dei 4mila autorizzati. Da qui la necessità, indicata da Anbi Lombardia, di approfondire il tema delle interazioni irrigazione-acque sotterranee: "Solo una maggiore consapevolezza del ruolo della falda. delle tempistiche e delle modalità della sua ricarica può consentirne un utilizzo equilibrato e sostenibile".