
Sì alla zonizzazione acustica di Orio. Colognola e Campagnola si salvano
"È un importante passaggio per la tutela dei quartieri, un impegno che l’amministrazione ha preso con la città e che ha incluso nelle linee di mandato". Così l’assessore all’Ambiente di Bergamo Stefano Zenoni commenta l’approvazione del Piano di zonizzazione acustica dell’aeroporto di Orio al Serio da parte della Commissione aeroportuale composta da Enac, Enav, Sacbo (società di gestione dello scalo), ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo, Arpa Lombardia, compagnie aeree e Comuni di Bergamo, Orio al Serio, Azzano San Paolo, Grassobbio, Seriate, Brusaporto, Bagnatica, Costa di Mezzate e Bolgare.
La novità importante è che i quartieri di Bergamo di Colognola e Campagnola sono “salvi“ dal rumore degli aerei. Nei due quartieri, infatti, l’impatto acustico dei voli non potrà superare i 60 decibel.
Si è concluso così un iter avviato oltre due anni fa, dando per la prima volta uno strumento di contenimento dell’inquinamento acustico dell’aeroporto. Il Piano definisce sul territorio circostante l’aeroporto Il Caravaggio tre fasce caratterizzate da livelli decrescenti di rumorosità: zona C integralmente ricompresa nel sedime aeroportuale, in cui sono consentiti livelli acustici maggiori di 75 decibel; zona B dove non è consentito superare i 75 decibel; Zona A in cui non è consentito superare i 65 decibel.
All’esterno delle tre fasce di rispetto, il limite massimo è stabilito in 60 decibel. È il caso appunto di Colognola e Campagnola. Parallelamente in zona C sono ammesse esclusivamente attività connesse allo scalo. In zona B non sono ammesse nuove costruzioni, ovvero destinazioni d’uso di fabbricati a carattere residenziale. Nessuna limitazione alla pianificazione territoriale nella zona A. Soddisfatto anche Giovanni Sanga, presidente di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto bergamasco: "L’approvazione del Piano segna una tappa fondamentale nel processo di equilibrio con il territorio limitrofo all’aeroporto ed è da considerarsi lo strumento atto a garantire la compatibilità delle attività aeronautiche in un’ottica di sostenibilità".
Michele Andreucci