Sempre più ospiti negli hotel Exploit di Como: +22,54% sul 2021

Il monitoraggio di Trademark Italia testimonia la ripresa della Lombardia dopo il Covid . A Brescia e Bergamo Capitale della Cultura tassi di occupazione significativi in autunno

Migration

di Federica Pacella

L’exploit più importante lo ha fatto Como, con un tasso di occupazione camere che è cresciuto, in media, di oltre 22 punti percentuali nel 2022 rispetto al 2021. Rispetto all’annata nera del 2020 e, in parte, del 2021 caratterizzati dalle restrizioni anti-Covid, per le strutture ricettive l’anno appena concluso è stato in generale positivo anche se il confronto con il pre Covid resta ancora in bianco e nero. È quanto emerge dall’analisi dei dati forniti dall’Italian Hotel Monitor di Trademark Italia, che mensilmente comunica il tasso di occupazione delle camere degli hotel e i prezzi medi per i 4 stelle in 39 città italiane tra le più significative per movimento commerciale e d’affari. Con la pubblicazione del report di dicembre, è possibile fare il punto del 2022.

Rispetto al 2021, il monitoraggio su Milano, Como, Brescia e Bergamo evidenzia tassi di occupazione ovunque in crescita. La Leonessa e la Città dei Mille, in particolare, hanno visto dati particolarmente positivi in autunno (72% a Brescia a ottobre, 86% a settembre a Bergamo), per effetto di Capitale della Cultura. Guardando alle medie annuali, Milano chiude con un tasso di occupazione camere vicino al 70 per cento (circa 20 punti percentuali in più rispetto al 2021). Como vede l’incremento più interessante, +22,54 punti percentuali con un tasso di occupazione medio del 67,72% degli alberghi. Segue Bergamo, con il 64,93% di camere occupate in media nel corso dell’anno (+16,78 punti percentuali rispetto alla media del 2021), mentre Brescia chiude con un 57,47% di camere occupate, in crescita di 17,99 punti percentuali.

I prezzi medi per i 4 stelle rispecchiano l’andamento della domanda: 128,07 euro a Milano, 122,92 a Como, 93,65 a Bergamo, 81,76 a Brescia. Il confronto con la media annuale 2019, tuttavia, rivela un andamento differente tra le quattro città. Gli alberghi di Brescia e Como, infatti, hanno visto crescere l’occupazione media annua delle camere, passando rispettivamente da 54,4% (2019) a 57,47% (2022) e da 65,30% (2019) a 67,72% (2022). Al contrario Milano e Bergamo assistono a un calo rispetto al pre Covid, passando da 76,60% a 69,89% per Milano e da 69,8% a 64,83% per il capoluogo orobico.

Ruolo determinante nel drenare i flussi turistici potrebbero averlo avuto le strutture extralberghiere. Dall’analisi preliminare della Regione Lombardia sui mesi di giugno, luglio e agosto 2022 emerge in effetti che gli alberghi hanno recuperato solo in parte la frenata dovuta al Covid, mentre l’extralberghiero ha registrato valori superiori al 2019 (+7,7% per gli arrivi e +17,4% per le presenze). Da valutare infine alla luce del 2023, il dato di dicembre. Nell’ultimo mese dell’anno, infatti, sia Milano sia Bergamo hanno registrato un calo rispetto allo stesso mese del 2021, rispettivamente -5 e -15 punti percentuali; mentre Brescia e Como sono stabili, con anzi una tendenza alla crescita.