Che i danni provocati dalla violenta ondata di maltempo, una vera e propria bomba d’acqua che si è abbattuta nella notte tra domenica e lunedì in città e provincia (in particolare in alcune zone della città, dove sono esondati Morla e Tremana) potessero essere ingenti lo si è intuito sin da subito, quando vigili del fuoco, uomini della Protezione civile, e privati cittadini si sono dati da fare per rimuovere tonnellate di fango. Le prime indicazioni, emerse dalla ricognizione danni tramite le segnalazioni che cittadini e imprese stanno inviando al comune di Bergamo parlano di oltre 16 milioni e mezzo di euro.
Sedici milioni e 528 mila euro, per la precisione. "Una stima che restituisce il senso di ciò che è accaduto alle persona – ha commentato la sindaca Elena Carnevali durante una conferenza stampa per fare il punto della situazione -. Stima che però andrà "rivista", nel senso che in molte segnalazioni pervenute al sito del comune i cittadini hanno incluso beni che non rientrano nella procedura di rimborso regionale (come automobili, motociclette, biciclette, vestiti). Procedura che invece include solo "immobili privati adibiti ad abitazione o sedi di attività commerciali o produttive". A tal proposito, sono 404 i moduli finora caricati sul sito di Palafrizzoni per danni segnalati alle abitazioni, per un totale di circa 8 milioni. Stessa cifra rappresentata nei 99 moduli riguardanti i danni alle imprese. Stime provvisorie, alle quali si aggiungono gli 1.3 milioni di oneri a carico dell’amministrazione, nei quali rientrano i circa 650 mila euro di danni a strade ed edifici. "I dati ricevuti – si legge sul sito del comune - verranno riuniti e poi trasmessi a cura degli uffici comunali a Regione Lombardia che valuterà la presenza delle condizioni per riconoscere lo stato di emergenza e assegnare ai comuni interessati le risorse economiche necessarie e dare effettivo seguito, in tutto o in parte, alle richieste avanzate dai privati interessati. Nel caso in cui Regione Lombardia accerterà lo stato di emergenza tutti i primi dati raccolti e segnalati in questa fase dal comune di Bergamo verranno poi verificati con perizie tecniche secondo le modalità indicate da Regione". F.D.