Scuola incendiata e distrutta: caccia ai baby vandali di Cellatica

L’incursione nella notte di domenica, danni per decine di migliaia di euro e struttura inagibile. Nel mirino una banda di minorenni che nei giorni scorsi aveva dato fuoco ai cassonetti dei rifiuti

Incendio scuola primaria 'Leonardo da Vinci' di viale Risorgimento a Cellatica

Incendio scuola primaria 'Leonardo da Vinci' di viale Risorgimento a Cellatica

CELLATICA (Brescia)

di Beatrice Raspa

"Non ci fermeremo finché non li avremo presi". Il giorno dopo lo scempio della scuola primaria Leonardo da Vinci, domenica pomeriggio nel mirino di vandali che l’hanno messa a soqquadro, distrutta, imbrattata e incendiata, da parte dei carabinieri e della polizia locale è scattata una vera e propria caccia all’uomo e una corsa contro il tempo. Obiettivo: identificare a assicurare alla giustizia chi - o quanti - l’altro giorno ha fatto irruzione nell’istituto silenzioso e vuoto per il giorno festivo e ha dato sfogo a una sequenza di gesti aberranti: scritte ingiuriose e bestemmie sui muri di tutte le aule, compresi sui disegni dei piccoli alunni, con vernice spray arancione, cavi strappati e strutture divelte, banchi, sedie, piante rovesciati, quaderni gettati via come spazzatura, le avveniristiche lavagne Lim, connesse al Web, danneggiate e scarabocchiate, due roghi appiccati alle librerie del primo piano, estintori svuotati, finestre rotte. Un disastro che stringe il cuore, che ha fatto piangere bambini, genitori e la preside, Livia Pedretti. Tanto più che ovviamente la scuola primaria è inagibile, e ora la dirigenza scolastica, l’amministrazione comunale e la parrocchia stanno cercando in tutta fretta un accordo per far ripartire al più presto le lezioni per i 180 alunni rimasti improvvisamente senza la possibilità di tornare in aula.

Chi possa aver vandalizzato l’istituto dei più piccoli è ancora un mistero, ma carabinieri e vigili qualche sospetto ce l’hanno. L’attenzione è puntata su un gruppo di minori che già nei giorni scorsi si era divertito a dar fuoco ai cassonetti. Ieri in paese è rimbalzata la voce che le forze dell’ordine avessero già stretto il cerchio attorno a tre minori, ma la notizia non ha avuto conferme ufficiali. Di certo c’è che l’allarme è scattato quando un ragazzo è stato notato domenica scorsa poco dopo le 17,30 scappare in tutta fretta dalla scuola che in teoria avrebbe dovuto essere deserta. Un giovane con il volto occultato da un cappuccio, che ha scavalcato la recinzione, e si allontanato. Era uno degli autori del raid?

Un altro raid vandalico nella Bergamasca. A Covo, all’asilo di via Umberto I, ignoti hanno rotto i vetri delle porte e delle finestre. Oltre a macchinette del caffè rovesciate, materiale sparso nei corridoi e nelle aule, la porta di legno della palestra sfondata a calci, i pavimenti imbrattati di vernice spray, di tempera e di disinfettante. Per risalire agli autori si vagliano le immagini delle telecamere sistemate sul perimetro dell’edificio e le 50 della videosorveglianza comunale. le immagini sono al vaglio dei carabinieri di Romano.

(Ha collaborato Rocco Sarubbi)