MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Scivolata fatale sul Monte Rosa Muore superesperto di montagna

Precipita per 400 metri Angelo Panza, di Sorisole, direttore di una scuola del Cai. Grave la compagna di cordata

Scivolata fatale sul Monte Rosa Muore superesperto di montagna

È precipitato per 400 metri sul massiccio del Monte Rosa con la sua compagna di cordata, una 47enne bergamasca, rimasta gravemente ferita: la donna si trova ricoverata all’ospedale Parini di Aosta, nel reparto di Rianimazione: la prognosi è riservata. La vittima è Angelo Panza, 66 anni (ne avrebbe compiuti 67 a dicembre) originario di Sedrina, ma da anni residente a Sorisole, sposato e padre di 2 figli. La disgrazia ieri alle 9.30 sul Lyskamm, nel massiccio del Monte Rosa. Panza era un grande appassionato. La montagna la conosceva bene. A certificarlo il fatto che ha ricoperto la carica di direttore della scuola centrale di scialpinismo del Cai nazionale. Inoltre è stato anche direttore della scuola orobica "Enzo Ronzoni" di alpinismo con sede a San Pellegrino. Non uno sprovveduto, ma sapeva come affrontare le vette. Così come la sua compagna di cordata, socia Cai.

Panza e la sua compagna erano partiti ieri mattina presto dal rifugio Quintino Sella al Felik per compiere la traversata est-ovest del Lyskamm, lungo la frontiera italo-svizzera, tra la Valle d’Aosta e il Vallese, tra le località di Gressoney-La Trinitè e Zermatt. I 2 alpinisti erano legati tra loro ed attrezzati, anche con i ramponi. E allora cosa può essere accaduto? Quale la possibile causa dell’incidente? Una delle ipotesi avanzate dai soccorritori è che uno dei due sia scivolato in un passaggio delicato su roccia o su ghiaccio, trascinando l’altro con sé. L’incidente è avvenuto in cresta, tra il Lyskamm orientale e quello occidentale, a 4.400 metri di quota, in un punto senza cornici di neve evidenti. A dare l’allarme è stata un’altra cordata composta da alpinisti francesi che ha assistito all’incidente. Scattato l’allarme, sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino della Finanza di Cervinia e del Soccorso alpino Valdostano. All’arrivo dei soccorritori la donna era in gravi condizioni, ma ancora cosciente. È stata trasportata in elicottero all’ospedale di Aosta per essere sottoposta a ulteriori accertamenti. Appena possibile sarà sentita. La sua testimonianza è preziosa per ricostruire l’esatta dinamica della disgrazia. Mentre per Angelo, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: al medico non è rimasto altro che constatarne il decesso.

Francesco Donadoni