POLPENAZZE DEL GARDA
Sfregare due bastoncini di legno per accendere il fuoco: così si faceva nella Preistoria, anche se di prove dirette ce ne sono ben poche. Ecco perché diventa particolarmente interessante il bastoncino (fiammifero preistorico) ritrovato al Lucone di Polpenazze, iscritto tra i Siti Palafitticoli dell’arco alpino alla Lista del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Dal 24 luglio è in corso la campagna di scavo in concessione ministeriale nel “Lucone D“, uno degli abitati individuati nella conca un tempo occupata da un piccolo lago (la zona è paludosa, per cui si scava solo in estate), dove sorgeva l’antico villaggio palafitticolo datato tra il 2034 ed il 1967 a.C. "Stiamo proseguendo lo scavo dello scorso anno - spiega Marco Baioni, direttore del Museo della Valle Sabbia di Gavardo - in questa zona che è sostanzialmente nuova". Tantissimi gli oggetti in ceramica rinvenuti. "La terracotta, porosa, si usurava facilmente o aveva odori poco gradevoli, ma poteva essere fatta facilmente in casa. Per questo, frequentemente gli oggetti venivano gettati a lato della casa, nell’acqua, per cui li ritroviamo anche interi o facilmente ricostruibili. Quest’anno, però, stiamo scavando più in profondità, per cui stanno emergendo anche oggetti in legno". Tra gli ultimi ritrovati, un recipiente in legno di fattura molto raffinata di 4.000 anni fa (rarità) e il bastoncino che serviva per accendere il fuoco. "Abbiamo sempre supposto che il fuoco venisse acceso per frizione tra i bastoncini in legno, ma le poche dirette sono pochissime", evidenzia Baioni. Gli scavi andranno avanti fino al 3 settembre e sono aperti ai visitatori che possono così vedere come si lavora sul campo. Novità di quest’anno è la presenza anche di quattro volontarie (ma si erano candidati in 46) arrivate dal bacino del Mediterraneo, grazie al progetto “Palafitticoli per 10 giorni” lanciato dal Lucone e selezionato (insieme a solo altri 3 progetti italiani) nell’ambito di Volontari del Patrimonio Mondiale (Whv) coordinata dal Centro per il Patrimonio Mondiale dell’Unesco in collaborazione con la Ong Better WorldInternational Workcamp Organization. F.P.