
Il Grand Hotel di San Pellegrino fu costruito nel 1902
San Pellegrino Terme (Bergamo), 17 luglio 2015 - Un altro decisivo passo avanti nella ristrutturazione del Grand Hotel di San Pellegrino, costruito in stile liberty nel lontano 1902 in appena 22 mesi, chiuso nel 1978, parzialmente restaurato tra il 2008 e il 2009. Alto 40 metri suddivisi su sei piani, l’hotel conta un centinaio di camere e per per decenni è stato uno degli alberghi di lusso più belli d’Europa che, nell’epoca d’oro ha ospitato regine, sultani, generali, poeti e grandi squadre di calcio. Ora, dopo anni di abbandono, la rinascita sembra vicina. Nei giorni scorsi, infatti, sono state svelate le 12 imprese (o associazioni di imprese) che si contenderanno l’appalto milionario per la ristrutturazione e il consolidamente della struttura: una sola la concorrente bergamasca in gara (un’associazione temporanea di imprese con capo a Telgate); quattro le imprese venete, due quelle milanesi, una di Monza, due piemontesi, una romana e una pugliese. Per la valutazione da parte della commissione che dovrà decidere a chi affidare i lavori conterà non solo il ribasso del prezzo a base d’asta, ma anche la qualità dell’intervento proposto e il curriculum della ditta. Allo stato attuale c’è a disposizione un progetto definitivo, pronto dal 2009 e redatto da un pool di architetti guidato da Marco De Vecchi di Bergamo. Chi vincerà l’appalto, quindi, dovrà realizzare il progetto esecutivo.
In palio ci sono i 18 milioni di euro che lo scorso aprile il governo Renzi ha messo a disposizione del Comune di San Pellegrino Terme per il recupero del Grand Hotel (di proprietà comunale), nell’ambito del decreto Sblocca Italia. I fondi a disposizione consentiranno il consolidamento strutturale, la ricostruzione integrale delle cucine; il recupero della facciata posteriore, quella di fronte al fiume Brembo; la realizzazione dei corpi scala esterni, di nuovi ascensori (l’albergo ne aveva solo uno), dei nuovi serramenti, parte degli impianti (il Grand Hotel, funzionante solo in estate, non aveva riscaldamento), e il rifacimento dell’enorme cupola scenografica, composta da lamelle di zinco e rame. «L’appalto sarà assegnato entro agosto – spiega il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi – , quindi occorrerà rispettare l’iter e i tempi della burocrazia, con il cantiere che dovrebbe aprirsi all’inizio del prossimo anno. Serviranno poi due anni e mezzo di lavori: se tutto va come dovrebbe, nel 2019 il cantiere dovrebbe chiudere».
Per la riapertura completa dell’albergo, che sarà un cinque stelle la cui gestione potrebbe essere affidata alla catena americana Hilton, serviranno poi altri 20 milioni di euro circa. Denaro che dovrebbe arrivare dal Gruppo Percassi, in base all’accordo di programma sottoscritto con Comune, Regione e Provincia. Il Grupo Percassi ha fatto sapere di attendere il nome dell’impresa vincitrice, per analizzare il progetto di recupero e valutare con essa la possibilità di realizzare alcuni lavori contemporaneamente». Intanto Percassi ha avviato la progettazione di un nuovo hotel nei pressi del rinnovato centro termale.