Ammonta a 29 milioni e 500 mila euro l’importo dei danni complessivi dichiarati su autovalutazione dei cittadini: 19 milioni e 500 mila euro circa per danni ad abitazioni private e circa 10 milioni di euro alle attività economiche e produttive. È il bilancio dell’ondata di maltempo che si è abbattuta in particolare sulla citta domenica 8 e lunedì 9 settembre. Il dato complessivo è stato trasmesso alla Regione, "al fine di motivare il riconoscimento dello stato di emergenza superiore del comune di Bergamo – spiegano da Palazzo Frizzoni –. In questa fase non sono stati inviati i dati relativi alle posizioni individuali, che saranno valutate solo nelle eventuali fasi successive e che saranno aperte anche ai cittadini che non hanno potuto inviare entro sabato 14 settembre il modulo".
I cittadini che non sono riusciti a compilare il modulo nei tempi stabiliti in questa fase, potranno sempre partecipare alle fasi successive presentando la documentazione con i danni subiti. Per quanto riguarda invece gli oneri a carico del Comune, l’aggiornamento della stima dei danni è pari a 1 milione e 700 mila euro.
"Il dato complessivo che oggi consegniamo a Regione Lombardia, che contiene anche voci non comprese nella modulistica, rappresenta comunque la portata della gravità dell’evento e delle ricadute che gravano sulle famiglie e sulle imprese – sottolinea la sindaca Elena Carnevali –. Ci aspettiamo con estrema fiducia che Regione Lombardia riconosca in tempi rapidi il livello B dello stato di emergenza e si faccia promotrice verso lo Stato del riconoscimento del livello C, quindi del livello di emergenza superiore". La sindaca di Bergamo definisce "di buon auspicio" il fatto che "tutti i rappresentanti istituzionali che siedono in consiglio regionale, senza distinzione politica, abbiano presentato un mozione congiunta - Mozione concernente misure urgenti per gravi danni causati da maltempo nei giorni 8-9 settembre sul territorio della provincia di Bergamo - in discussione domani". E che chiede, tra l’altro, di integrare "eventuali finanziamenti statali con fondi regionali".
Nel frattempo è partita una raccolta firme per "pulire gli argini" del Morla che era esondato assieme al Tremana. E per "ricostruire i muri di contenimento" distrutti con l’esondazione del torrente. È l’ultima iniziativa dei residenti in via Baioni, una delle zone più colpite dal nubifragio che si è abbattuto sulla città. I residenti non nascondono la loro rabbia, come testimonia la curiosa protesta organizzata a lato della strada, dove sono stati posizionati cartelli con slogan di ogni tipo (oltre al banchetto per raccogliere le firme). A una settimana di distanza "la normalità è ancora lontana" dicono con amarezza.