
Le cavalle si trovavano al pascolo in un prato in località Valmaggiore, ma martedì mattina di loro non vi era più nessuna traccia
Erano diventate il simbolo del paese. Gli abitanti erano abituati a vederle pascolare nei campi. Per questo ha destato rabbia e stupore il furto di tre cavalle di razza avelignese, avvenuto l’altra notte in un allevamento di Endine Gaiano, comune di 3.400 abitanti in Val Cavallina. Le cavalle si trovavano al pascolo in un prato in località Valmaggiore, ma martedì mattina di loro non vi era più nessuna traccia. Alcuni residenti avrebbero notato un camion per il trasporto animali aggirarsi nella zona in orari serali. Il timore dei proprietari è che siano già state uccise.
"Le cavalle erano microchippate e non sarebbero state vendute facilmente. Temo che siano già state macellate – spiega con la voce rotta dalle lacrime Enrica Dall’Angelo, che con la sua famiglia da generazioni pratica attività agricole e di allevamento ed è molto conosciuta in paese –. Le cavalle erano la gioia dei bambini di Endine. Spesso le portavamo nei campi vicini alle scuole. Erano un po’ di tutti. Nessuno si aspettava che potesse accadere una cosa simile".
I proprietari hanno sporto denuncia ai carabinieri di Sovere, che stanno rilevando le targhe dei mezzi tramite i filmati delle telecamere presenti in zona. Sull’erba del prato, dove le tre cavalle stavano pascolando al momento del furto, sarebbero visibili i segni di una pedana e il passaggio delle gomme di un mezzo pesante. "Probabilmente non le rivedremo più – sottolinea Dall’Angelo – ma vorremmo identificare i responsabili di questo gesto vigliacco".
Le cavalle erano piuttosto anziane, di 25, 20 e 15 anni di età. "Al di là del loro valore economico, rappresentavano un valore affettivo inestimabile – racconta la proprietaria –. Erano il ricordo di mio padre e di uno zio scomparsi prematuramente per una malattia. In loro vedevamo la loro passione prendere forma. Sapere ora la fine che potrebbero aver fatto non ci dà pace. È stata un’azione ignobile".