Romano, là dove covano i piccioni: Rocca vietata ai visitatori

I camminamenti riqualificati chiusi al pubblico a causa del guano dei volatili: il Comune fa scattare l’operazione sfratto: 50mila euro per liberare le mura del castello

Turisti in visita alla Rocca di Romano di Lombardia

Turisti in visita alla Rocca di Romano di Lombardia

Romano di Lombardia (Bergamo) – Hanno scelto la Rocca di Romano di Lombardia, uno dei luoghi simbolo della Bassa Bergamasca, come luogo dove costruire i loro nidi. La massiccia presenza di centinaia di piccioni, però, ostacola l’apertura al pubblico dei camminamenti sulle mura che sono stati riqualificati ma su cui imperversano i pennuti, spargendo la loro sporcizia ovunque

Per questo l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sebastian Nicoli ha deciso di mettersi all’opera per sfrattare i fastidiosi volatili che albergano nella Rocca.

"Altrimenti – avverte il primo cittadino – saremo impossibilitati ad aprire per le visite al pubblico i camminamenti, che rappresentano uno degli incentivi più interessanti per visitare la Rocca nell’ambito di un progetto di riqualificazione e di fruizione da parte dei visitatori".

Il Comune ha investito 50mila euro per l’Operazione sfratto e ha affidato il lavoro a una ditta specializzata. La prima fase dell’intervento prevede l’utilizzo di un apposito macchinario che serve all’operatore per salire a una certa altezza lungo le mura e provvedere quindi a ridurre la dimensione dei fori dove i piccioni fanno il loro nido.

Il lavoro non si presenta facile. La riduzione degli spazi, infatti, non deve danneggiare i nidi dei rondoni: volatili che coabitano insieme ai piccioni nella Rocca ma che a differenza dei piccioni non provocano danni.

Già da giorni si vedono volare a vuoto tra le torri dell’imponente Rocca di Romano di Lombardia alcuni piccioni che, tornando al nido, lo trovano rimpicciolito o completamente chiuso. Sono quindi costretti a cercare un nuovo insediamento. La seconda parte dell’operazione sarà quella che riguarda l’installazione delle reti che verranno collocate sopra i camminamenti, a protezione dei visitatori.

Mentre la terza e ultima fase dell’intervento prevede anche la possibilità di utilizzare scariche elettriche a basso voltaggio per allontanare i piccioni più ostinati.

Gli impulsi elettrificati emessi dai dissuasori non sono dannosi per gli animali né per l’ambiente ma evitano la posa dei volatili infestanti. Grazie alle piccole scariche elettriche emesse dai fili, tutti i volatili che sostano su di essi sono spinti a spiccare il volo in men che non si dica. Il sistema ovviamente non è letale né reca danni ai volatili.

Intanto proseguono i lavori di riqualificazione della piazzetta che si trova davanti alla Rocca, con la posa di una pavimentazione in pietra che, in alcuni punti, è già stata purtroppo sporcata dagli escrementi dei volatili.