Rogno, pronta la moschea autorizzata per legge

L'undicesima in Italia sarà gestita dall’associazione Annur: prevista una grande festa per l’apertura. Sorgerà in prossimità del confine Bresciano

La moschea quasi terminata

La moschea quasi terminata

Rogno, 18 febbraio 2020 - Rogno: l’unico paese bergamasco della Valcamonica tra poche settimane diverrà la sede di una delle undici moschee italiane autorizzate per legge a esercitare funzioni di culto. La struttura, già in avanzato stato di costruzione, si trova in via Santa Caterina da Siena nella zona compresa tra Rogno e Darfo Boario Terme, in prossimità del confine con il Bresciano. È stata progettata dall’architetto Cristina Ziliani di Piancamuno e sarà gestita dall’associazione culturale Annur, che attualmente ha sede a Costa Volpino e nel territorio è conosciuta non solo perché raccoglie attorno a sé decine di fedeli dal lago d’Iseo e dalla Valcamonica, ma perché si rende protagonista di diverse iniziative d’incontro mirate a rendere parte chi ha origini straniere del tessuto sociale camuno, sia per diverse iniziative benefiche, destinate a persone di tutte le religioni e nazionalità.

La moschea, che si trova dove un tempo c’era una villa comprata dall’associazione culturale nel 2007 e poi abbattuta per lasciare posto alla moderna costruzione, dovrebbe essere inaugurata entro l’estate. Al momento la data non è stata decisa poiché il committente vuole essere assolutamente certo di poter aprire il luogo di culto quando tutto sarà terminato e a norma di sicurezza. "I lavori stanno procedendo – ha spiegato il sindaco di Rogno Cristian Molinari – l’associazione culturale Annur ha preferito abbattere il vecchio edificio per costruirne uno nuovo che sarà completamente a norma, come abbiamo richiesto. Ci saranno, per esempio, bagni e accessi per i disabili, uscite di sicurezza e sistemi antincendio".

L’iter di realizzazione della moschea di Rogno, che sarà la seconda in Lombardia dopo Milano Segrate inaugurata nel 1988, è annoso. L’area dove sorgerà è stata comprata 13 anni fa. La prima richiesta di apertura di un luogo di culto risale al 2008. «All’epoca il Comune aveva detto no – ha spiegato il sindaco Molinari – per questo motivo l’associazione ha fatto e vinto un ricorso al Tar. Qualche anno dopo vi è stato un nuovo diniego da parte delle istituzioni. Ancora una volta il Tar ha dato ragione ad Annur. Viste le decisioni del Tribunale amministrativo, il Comune non ha fatto una terza opposizione. Anzi: è iniziato un dialogo con il sodalizio, che si è detto “desideroso di creare incontri e confronto“. Il clima è di grande cooperazione e di serenità. Siamo certi che non vi saranno problemi, anche perché Annur da anni opera nella nostra zona ed è sempre stata una associazione seria e pronta a collaborare".

Alla moschea di Rogno converranno sia musulmani magrebini del nord Africa, sia di area indo-pakistana, sia Europei. Al momento l’associazione Annur non rilascia dichiarazioni ufficiali, anche se i responsabili hanno assicurato che la moschea "sarà aperta a tutti, di tutte le fedi". Gli ambienti saranno due: uno per gli uomini al piano terra e uno per le donne al piano superiore. La tradizione islamica prevede difatti che maschi e femmine preghino in luoghi separati. Agli ingressi vi saranno delle aree speciali dove effettuare le abluzioni, cioè la pulizia prima dei momenti di raccoglimento. La capienza totale dovrebbe essere di 300 persone tra uomini e donne. Un grande parcheggio è in fase di realizzazione nel terreno adiacente all’edificio. In occasione dell’inaugurazione dovrebbero arrivare autorità religiose e politiche non solo del mondo arabo ma anche di quello cristiano.