REDAZIONE BERGAMO

Incidente a Cisano, sorpasso fatale: muore motociclista di Ponte San Pietro

La vittima, Roberto Guzzo, viaggiava in sella alla sua motocicletta Guzzi e procedeva in direzione di Lecco di MICHELE ANDREUCCI

Incidente a Cisano (De Pascale)

Cisano Bergamasco, 8 maggio 2016 - Ancora sangue sulle strade della Bergamasca. L’ennesimo incidente mortale è avvenuto ieri mattina, una manciata di minuti prima delle 9, in via Camozzi, in località Bisone a Cisano Bergamasco. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la vittima, Roberto Guzzo, 37 anni, di Ponte San Pietro, viaggiava in sella alla sua motocicletta Guzzi modello custom e procedeva in direzione di Lecco, quando, mentre era impegnato nel sorpasso di un Tir, si è scontrato con un’auto che proveniva dalla direzione opposta alla sua.

Il centauro ha perso il controllo del mezzo, finendo sotto una delle ruote del tir. Scattato l’allarme, sul luogo della disgrazia sono intervenuti immediatamente i soccorsi: il 118 di Bergamo ha anche inviato l’eliambulanza. Purtroppo, però, per il 37enne non c’era più nulla da fare. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, a causa delle gravissime ferite riportate nello schianto. Feriti, ma non in maniera grave, il conducente della vettura, una donna di 33 anni, e il 58enne che si trovava al volante del Tir.

Le indagini per stabilire l’esatta dinamica sono state affidate ai carabinieri di Zogno. Lo schianto di ieri riporta per l’ennesima volta alla ribalta delle cronache l’emergenza degli incidenti stradali in provincia. Secondo un recente studio dell’Automobile Club di Bergamo, realizzato sulla scorta di una serie di dati elaborati dalla sede centrale dell’Aci e relativi al 2014, in Bergamasca ogni giorno 11 persone sono finite al pronto soccorso. Complessivamente nel corso del 2014 gli incidenti stradali censiti dalle forze dell’ordine sono stati 2.769, con 3.891 persone che sono dovute ricorrere alle cure mediche e 55 che hanno perso la vita.

Dalle statistiche emerge inoltre che andare in moto è estremamente pericoloso: il rischio di mortalità delle motociclette è infatti pari al 3,73 (553 feriti e 18 morti), rispetto ad esempio a quello delle autovetture, che è pari allo 0,59. Al secondo posto dei veicoli pericolosi ci sono le biciclette, con un indice di 1,76 (388 feriti e 6 morti). Il sabato, invece, è il giorno più drammatico per quanto riguarda gli incidenti stradali, con 16 vite spezzate, rispetto ai quattro morti del lunedì e della domenica. "L’emergenza continua – sottolinea il neo presidente dell’Automobile Club di Bergamo, Valerio Bettoni –. Serve più formazione, educazione stradale nelle scuole e negli oratori. Ma anche più forze dell’ordine nelle strade".