Riciclaggio con banca abusiva. Coppia bresciana ancora nei guai

Dalla condanna per i soldi sotterrati all’arresto per inchiesta veneta

Giuliano Rossini e la moglie Silvia Fornari, già condannati a quattro anni per un giro di fatture false stimato in 500 milioni di euro e trovati con 15 milioni di euro sotterrati in giardino, sono tra gli arrestati nel corso di una maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Vicenza, che ha sgominato una banda dedita al riciclaggio internazionale tramite uno sportello bancario abusivo della cosiddetta "China underground bank". Ieri in giornata sono state eseguite in diverse località italiane, oltre che a Brescia dove compresi Fornari e Rossini gli arrestati sono stati sei. In totale, tra il Vicentino, il Bresciano e altre zone coinvolte nel riciclaggio, otto persone sono finite in carcere e cinque ai domiciliari. Gli indagati sono 18, tra cui tre bresciani. I finanzieri hanno ricostruito operazioni di riciclaggio di contanti trasportati dall’estero verso l’Italia, attraverso almeno 556 "viaggi", per circa 110 milioni di euro provenienti da frodi fiscali realizzate da società dedite prevalentemente al commercio di materiali ferrosi. Il denaro inviato all’estero veniva successivamente “girato” ai clienti italiani – al netto delle commissioni medie spettanti all’organizzazione pari circa all’1,5% delle somme movimentate – attraverso l’utilizzo di uno "sportello bancario abusivo" della cosiddetta "China underground bank".

Milla Prandelli