
Ascanio Celestini ricorda sul palco del Gavazzeni uno dei momenti più tragici dell’occupazione nazista a Roma
Un racconto che fonde storia e cultura popolare per richiamare alla memoria uno dei momenti più tragici dell’occupazione nazista. “Radio Clandestina“ è lo spettacolo con cui Ascanio Celestini, attore teatrale, regista cinematografico, scrittore e drammaturgo, racconta l’eccidio delle Fosse Ardeatine del 25 marzo 1944.
Ispirato al libro “L’ordine è già stato eseguito“ di Alessandro Portelli il monologo, che ricostruisce uno degli episodi più drammatici dell’occupazione tedesca a Roma, è in programma domani alle 21 al cinema teatro Gavazzeni di Seriate. Celestini intreccia memoria collettiva e narrazione teatrale restituendo voce a una città ferita.
"Nel libro – racconta Ascanio Celestini – una storia di poche ore si inserisce nei nove mesi di occupazione, nei cinque anni di guerra, nei vent’anni del fascismo. È la storia orale di Roma che cambia e si trasforma". Alla base del lavoro ci sono circa duecento interviste a persone comuni, testimoni diretti o indiretti di quella tragedia. Una memoria viva, ancora riconoscibile per molti romani.
"“Radio Clandestina“ – sottolinea ancora Celestini – non è solo un racconto storico: è un atto di resistenza civile, che interroga il presente attraverso il ricordo del passato. Un’occasione per riflettere insieme su ciò che non dev’essere dimenticato. È anche la storia delle donne che vanno a cercare i loro uomini fucilati, delle mogli che lavorano negli anni Cinquanta e dei figli e dei nipoti che quella storia ancora la raccontano".
Michele Andreucci