Alla Procura di Bergamo arriva Maurizio Romanelli, una carriera nell’antimafia e al Dipartimento terrorismo di Milano

In magistratura dal 1986 è un esperto di criminalità informatica. Fino al 2002 ha fatto della Direzione distrettuale antimafia di Milano e si è occupato delle infiltrazione delle cosche al Nord

Il neo procuratore Maurizio Romanelli assieme a Maria Cristina Rota, alla direzione della Procura dopo il pensionamento del predecessore di Romanelli, Antonio Chiappani

Il neo procuratore Maurizio Romanelli assieme a Maria Cristina Rota, alla direzione della Procura dopo il pensionamento del predecessore di Romanelli, Antonio Chiappani

Bergamo, 16 settembre 2024 – Si è ufficialmente insediato questa mattina il nuovo procuratore capo di Bergamo Maurizio Romanelli, che subentra ad Antonio Chiappani, andato in pensione. Il neo procuratore ha parlato di “serietà e impegno, ma soprattutto umanità, qualità che, visto che ci occupiamo della vita di persone, è la precondizione necessaria per un magistrato”. Inoltre, “capacità di ascolto e di saper lavorare insieme” sono per Romanelli fondamentali per ricoprire un ruolo in magistratura. La cerimonia di insediamento si è tenuta nell'aula  della Corte d'assise del tribunale, davanti al collegio presieduto dal presidente del tribunale Cesare de Sapia. Romanelli, nominato all'unanimità dal Consiglio superiore della magistratura a fine luglio, ha parlato “di rifiuto di logiche burocratiche e di apertura al mondo esterno. Solo con queste due caratteristiche si è magistrati a tutto tondo”. Un pensiero il neo procuratore lo ha dedicato ai suoi predecessori Chiappani e al compianto Walter Mapelli, “che ha portato a Bergamo il metodo di investigazione sulla criminalità economica”. 

Un curriculum di altissimo livello

 Romanelli, 66 anni, è in magistratura dal 1986. Dal pensionamento di Chiappani la Procura di Bergamo era retta da Maria Cristina Rota quale facente funzione. Il nuovo procuratore, esperto in mafie e terrorismo, dopo aver svolto le funzioni di giudice al tribunale penale di Milano, dal 1992 fino al 2002 è stato pm della Direzione distrettuale antimafia a Milano, occupandosi di organizzazioni mafiose e della loro penetrazione al Nord. Ha fatto parte del dipartimento anti-terrorismo e anti-corruzione. Dal 2012 è stato procuratore aggiunto a Milano, dove ha coordinato il Dipartimento terrorismo ed eversione e quello della criminalità informatica. Dal 2016 al 2019 è stato procuratore nazionale aggiunto della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, dal 2019 al 2023 di nuovo a Milano per coordinare il Dipartimento dei reati economici e pubblica amministrazione, mentre da marzo 2023 era reggente a Lodi.