MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Addio Pontida, i bambini ucraini tornano in patria dopo due anni. Andranno in orfanotrofio “in una zona sicura”

Arrivati nella Bergamasca all’inizio dell’invasione russa, avevano espresso il desiderio di tornare a casa. Il sindaco: rispettiamo i giudici

In provincia di Bergamo sono rimasti i minori ucraini ospitati a Bedulita e Rota Imagna

In provincia di Bergamo sono rimasti i minori ucraini ospitati a Bedulita e Rota Imagna

Pontida (Bergamo) – L’accoglienza è finita. È terminato il lungo soggiorno italiano degli undici minori ucraini che dal marzo 2022, poco dopo l’inizio dell’invasione russa, erano ospitati nella foresteria dell’Abbazia di Pontida. Giovedì mattina i bambini, che diversamente dai minori ucraini ospitati a Bedulita e da una trentina di quelli di Rota Imagna non avevano presentato la domanda di protezione internazionale, sono partiti dal Comune bergamasco diretti verso la loro nuova casa: l’orfanotrofio di Karapchiv, nel direstretto di Chernivtsi, al confine con la Romania, zona che a detta del governo ucraino è sicura. Anche i monaci dell’Abbazia di Pontida erano presenti alla partenza dei minori che, come spiegano Antonella Pellegrinelli e Giada Locatelli, le volontarie che in questi anni si sono occupate di loro, “hanno sempre espresso un desiderio forte di tornare a casa. A noi spiace tantissimo lasciarli andare, li abbiamo visti crescere e ci sono entrati nel cuore. Sono scesi tanti lacrimoni, ma di fronte alla loro volontà di tornare in patria c’era poco da fare. Quanto alla città dove il governo ucraino li ha destinati, Karapchiv, ci hanno rassicurati che è zona sicura, al confine con la Romania”.

Prima di salire su due pulmini insieme alla direttrice generale dell’orfanotrofio di Berdyansk, da cui erano arrivati nel 2022, i bambini sono stati salutati anche dal console generale d’Ucraina a Milano, Andrii Kartysh, e dal console Stanislav Plakhotnyi, oltre che dal sindaco di Pontida Davide Cantù. “L’amministrazione comunale - sottolinea il primo cittadino - esprime grande umanità e vicinanza nei confronti del bambini ucraini che sono stati ospitati sul nostro territorio. Come amministrazione abbiamo sempre dato la nostra piena disponibilità a continuare l’accoglienza di questi minori stranieri non accompagnati, consapevoli dell’importanza di offrire loro un ambiente sicuro e protetto”.

“Tuttavia - continua Cantù - ci rimettiamo alla decisione del Tribunale dei minori, riconoscendo la sua autorità nella tutela del superiore interesse dei bambini. Manterremo contatti con il consolato ucraino per conoscere il futuro dei nostri piccoli ospiti. Un grazie a tutti i volontari che, in questi due anni e mezzo, si sono presi cura dei bambini con grande impegno e un affetto sincero”.