
di Francesco Donadoni
Tutto ruota attorno alla gara indetta dalla ditta Sab ortofrutta srl di Telgate per l’affidamento di parte del servizio trasporto del prodotto. Siamo nel 2016. Alla Sab viene assunto un nuovo responsabile alla logistica, Giuseppe Sinatra (è rimasto per un paio di anni) sentito ieri come teste nel processo per l’incendio di 14 camion alla Ppb di Antonio Settembrini, di Seriate (dicembre 2015). Alla sbarra sette persone, e tra loro anche Giuseppe Papaleo. Secondo l’accusa (pm Moregola e Marchisio) avrebbe commissionato il rogo alla Settembrini.
Motivo: accaparrarsi la fetta di mercato attraverso la ditta Mabero autotrasporti, riconducibile a Papaleo. La fetta della torta era sostanziosa: era di 5milioni di euro. Come ha spiegato Sinatra. "Il mio arrivo aveva uno scopo ben preciso: far aumentare quote di mercato alla Sab". Viene indetto il bando a cui partecipano Ppb, Mabero, Frigotrasporti di Gino Bellani, e una quarta ditta. Settembrini, che già lavorava con Sab, teme di essere estromesso. "Io avevo consigliato ad Antonio – continua il racconto di Sinatra – di presentare una offerta adeguata, proprio perché sentivo che era preoccupato e me lo aveva manifestato. Gli avevo detto di ottimizzare i prezzi".
Alla fine il bando se lo aggiudicò la FrigoTrasporti "la ditta logisticamente più attrezzata". Sinatra aveva poi ricevuto una telefonata con toni minacciosi da Settembrini perché era stato tagliato fuori. "Io gli avevo proposto di continuare a lavorare in subappalto per la Frigo assieme a Mabero, ma lui non era dello stesso parere". Il giorno dopo, Bellani, titolare della Frigo, si presente alla Sab "per dirci che voleva rinunciare affermando che lui in queste cose non ci voleva entrare. Era scosso, preoccupato". Come mai? Secondo l’accusa ci sarebbero state pressioni esterne. E quando i pm hanno chiesto al teste se era a conoscenza dei precedenti di Papaleo, la risposta di Sinatra è stata: "Io non sapevo nemmeno che fosse ritenuto responsabile dell’incendio".