REDAZIONE BERGAMO

Il piccolo Fadl, ferito dalle bombe a Gaza, lascia il Papa Giovanni dopo venti giorni

Dieci anni appena, è rimasto ferito da un missile israeliano che ha colpito la sua casa a Khan Younis e che ha ucciso diversi suoi familiari. Ha ricevuto la visita del ministro degli Esteri Antonio Tajani

Il minstro Tajani con il piccolo Fadl

Il minstro Tajani con il piccolo Fadl

Bergamo, 3 giugno 2025 – Fadl era ricoverato dal 14 maggio al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ad appena dieci anni ha già vissuto l’orrore della guerra, ma ora è al sicuro. E oggi è stato dimesso. Si tratta del piccolo palestinese, proveniente da Gaza, che venerdì scorso aveva ricevuto anche la visita del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Lo scorso ottobre la sua famiglia era finita sotto un bombardamento israeliano a Khan Younis, nel quale erano morti diversi parenti. "Eravamo anche seduti fuori, io, mio figlio, i miei cugini e un po' di parenti: all'improvviso è sceso il missile", ha raccontato il padre, Omar.

Fadl, ferito, era stato subito operato all'addome una prima volta e poi, dieci giorni dopo, era tornato di nuovo sotto i ferri per un intervento durato 7 ore. Sette mesi dopo lui e il papà lasciano Gaza, dove rimangono la mamma e cinque sorelle. Grazie a un permesso sanitario, il 14 maggio arrivano al Papa Giovanni di Bergamo per le cure. "Qui, ci hanno accolto, è un Paese molto bello e molto buono e se riuscissi a portarli qui sarebbe una cosa bellissima perché qui sono veramente umani", dice ancora il padre Omar, che confida di temere per le sorti della moglie e delle figlie. Prima della guerra Fadl frequentava la prima elementare. "Io vorrei che imparasse bene, studiasse bene, finisse i suoi studi, diventasse un dottore per restituire un pochino di quello che abbiamo avuto noi", conclude Omar.