Piatti nel mirino del Nas. Il centro cottura chiuso e riaperto in sette giorni

I carabinieri del Nas di Brescia hanno chiuso un centro cottura di Valmadrera, dove vengono preparati pasti per mense scolastiche, aziendali, self service e gastronomie. Gravi carenze igienico-sanitarie, tracciabilità e conservazione alimenti. Il centro è stato riaperto dopo aver sanato le criticità.

Cucina da incubo. I carabinieri del Nas di Brescia hanno chiuso un centro cottura di una società di Valmadrera, dove vengono sfornati pasti che finiscono sulle tavole di mense scolastiche e aziendali, nei self service e nelle gastronomie di mezza Lombardia. I militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità bresciano, guidati dal tenente colonnello Nunzio Stanco, durante un sopralluogo hanno riscontrato gravi carenze organizzative, strutturali e igienico-sanitarie, soprattutto per quanto riguarda la tracciabilità e la conservazione degli alimenti. Significa che lì venivano preparati piatti con ingredienti e alimenti che non si sa da dove arrivassero né come venissero lavorati né confezionati e che venivano conservati in maniera non ottimale, con il rischio di servire ad alunni, lavoratori e clienti cibo potenzialmente pericoloso, specialmente per chi soffre di allergie e intolleranze. Il centro di cottura è stato subito chiuso e al titolare della società è stata staccata una multa di 3.500 euro.

In una settimana i responsabili della struttura hanno comunque risolto tutte le criticità, ristabilito le corrette condizioni igieniche e sanitarie e sanato le carenze strutturali e di sicurezza. Al termine di un secondo sopralluogo, i carabinieri del Nas hanno così autorizzato la riapertura del centro.

D.D.S.