BERGAMO
Una rassegna socioculturale dedicata a pazienti, caregiver, addetti ai lavori e a chiunque voglia scoprire di più sulle patologie disorientanti come la demenza e l’Alzheimer. Un vero progetto di welfare che utilizza i linguaggi artistici per avvicinare le persone a questo mondo. Spettacoli, momenti di riflessione con gli esperti, e proiezioni di film, laboratori e, tra gli eventi più attesi, una "cena disorientante". Torna oggi fino al 23 settembre il DFestival, giunto alla quarta edizione, organizzato dalla cooperativa Generazioni Fa con il contributo di Regione Lombardia, dell’Ambito di Bergamo e del Comune. Il festival debutta giovedì 19 settembre alle 15 all’Accademia Carrara con Custodire memorie, un laboratorio per caregiver e persone con demenza a confronto con opere d’arte. Alle 18 allo Spazio eventi di Daste due performance di teatro sociale: un racconto sulla figura del caregiver e il frutto del lavoro di un gruppo di donne over 70. Nello stesso luogo alle 19,30 è in programma un momento specialistico dedicate alle famiglie, con le neurologhe di Humanitas Gavazzeni che faranno il punto sull’Alzheimer durante l’incontro Orientarsi nel disorientamento. Venerdì 20, alle 18,30 nello Spazio eventi, si parlerà di città accessibili con gli architetti di Openarch nell’evento Per una città aperta alla differenza.
Alle 20,30 proiezione del film Buena vista social club. Sabato 21 settembre l’attesa cena disorientante al Daste Bistrot: la possibilità di assaggiare piatti la cui estetica inganna i sensi. Allo schermo Bianco di Daste domenica 22 si proietta Kripton, documentario sugli ospiti di una comunità psichiatrica di Roma. L’ultima giornata si apre alle 17,30 con il laboratorio di yoga del sorriso allo spazio Eventi, alle 19 la presentazione del libro Mia mamma ha l’Alzheimer, e ora che faccio?: vademecum per rapportarsi con un parente malato. Si chiude con lo spettacolo Almenopausa. Michele Andreucci