
Il reato contestato è sempre peculato. E questa volta il pm Giancarlo Mancusi, titolare del fascicolo, ha chiesto il rinvio a giudizio. Così l’8 luglio l’ex sindaco di Aviatico, Stefano Dentella, consulente finanziario, dovrà comparire davanti al gip.
Un passaggio che arriva dopo il sequestro di 6.400 euro, una somma minore rispetto ai 32mila che gli contestava il pubblico ministero per cene al ristorante, rimborsi chilometrici, telefonate alla Thailandia, Russia, Moldavia, e anche per gli asini finiti a Serina, spese tutte pagate senza giustificazioni, secondo la Guatdia di finanza, con i soldi del Comune e della Monte Poieto quando Dentella, assistito dall’avvocato Giacomo Gozzini, era sindaco di Aviatico e amministratore unico della società. Argomenti che fanno parte delle indagini, a suo tempo avviate da un esposto indirizzato dall’attuale sindaco Mattia Carrara alla Procura e alla Corte dei conti.
Sul fronte delle telefonate contestate, l’ipotesi degli inquirenti è che l’utenza Tim intestata al Comune e attivata dallo stesso Dentella nel 2008 sia stata usata "a scopi personali". Questo sia per gli oltre 26mila euro di bolletta in cinque anni, "sproporzionati" per un paese di 500 abitanti, sia per la "frenetica attività telefonica" – come la definisce l’accusa – con chiamate in Thailandia, Russia, Ucraina e Moldavia.
A fine mandato, Dentella ha continuato a usarla come amministratore della Monte Poieto, totalmente pubblica fino al 2016, quando ne ha acquistato il 56%. C’è poi il capitolo delle cene, che per la Finanza erano convivi di rappresentanza. Nel 2013, a carico della Monte Poieto, risultano 2.130 euro di rimborso chilometrico per un viaggio e 1.200 euro per l’acquisto di tre asini. Ne furono consegnati due a Serina, all’altro ex sindaco di Aviatico Michele Villarboito, che li pagò in contanti.
F.D.