AVIATICO
In questo processo per peculato spunta anche l’acquisto di tre asini pagati 600 euro. A che scopo, chiede il giudice? "Forse l’ippoterapia", abbozza Mattia Carrara, sentito come teste, e attuale sindaco di Aviatico. "Già, se non fosse che quei tre asini erano indocili e sono stato macellati come carne". Ne furono consegnati due a Serina all’altro ex sindaco ed ex tecnico comunale di Aviatico, Michele Villarboito che, ha ricostruito la Gdf, li pagò in contanti, nota di credito mai registrata. L’acquisto degli asini entra in questa vicenda che vede come imputato l’ex sindaco di Aviatico, Stefano Dentella (lo è stato dal 2003 al 2013), imprenditore di 59 anni, difeso dall’avvocato Gozzini. Fu proprio la denuncia alla Corte del Conti presentata da Carrara a innescare il caso: il totale inviato ai giudici contabili era di 150mila euro e coinvolgeva anche altri ex amministratori di Aviatico. Il Comune si è costituito parte civile.
Analizzando le bollette telefoniche dell’utenza Tim del Comune in uso a Dentella, la GdF si era ritrovata in Russia, Ucraina, Moldavia, persino in Thailandia, in Russia, in Bielorussia. Come mai, ha chiesto il presidente del tribunale collegiale, giudice Anna Ponsero. "Quelle non erano certo spese di rappresentanza del Comune. Aviatico – ha sottolineato Carrara – non ha mai avuto nessun tipo di rapporti, chessò anche a livello di promozione turistica, con nessuno di quei paesi". Erano telefonate, c’è il sospetto, che l’imputato faceva a scopo personale. C’erano poi un viaggio vero, a Kiev, e spese per l’acquisto di confezioni di vino e di candele, oltre alle cene assortite in vari ristoranti. Le contestazioni, calate nel periodo tra il 2011 e il 2016, riguardano anche il Dentella amministratore della Monte Poieto, la partecipata del rifugio sull’altopiano di cui detiene le quote di maggioranza. F.D.