Bergamo, pazienti asintomatici ora nei reparti ordinari

Ennesima rivoluzione al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. I positivi andranno in apposite stanze isolate nelle aree di competenza

All’ospedale di Bergamo si cambia ancora per fronteggiare la pandemia

All’ospedale di Bergamo si cambia ancora per fronteggiare la pandemia

Bergamo - È l’ennesima rivoluzione attuata dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo in questi due anni caratterizzati dalla pandemia. A partire da domani tutti i pazienti che arriveranno al presidio ospedaliero cittadino per cure legate ad altre patologie e che vengono scoperti positivi, ma asintomatici al momento del tampone, per il ricovero saranno accolti, in apposite stanze isolate, nei reparti di competenza, proprio come già accade per alcune specialità particolari: i bambini, per esempio, vanno già in Pediatria, le partorienti positive restano in Ginecologia e chi soffre di disturbi mentali sta in Psichiatria.

Ora accadrà per tutti i reparti, ovviamente solo in caso di pazienti asintomatici positivi al Covid. In questo modo gli specialisti per le varie patologie non saranno più costretti a spostarsi nei “repartoni“ Covid per seguire i pazienti asintomatici di loro competenza e gli utenti avranno risposte ancora più tempestive. Non cambia nulla nelle aree Covid allestiti per accogliere i malati positivi e sintomatici. Nel pronto soccorso restano anche i percorsi differenziati per malati con sintomi Covid e le altre urgenze.

Le nuove modalità di ricovero saranno operative da domani, ma già ieri è iniziata la formazione del personale dei vari reparti. Due giornate di aggiornamento per tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, Oss (operatori sociosanitari) e tutti gli altri dipendenti che operano nei reparti. Poi scatterà l’organizzazione logistica dei vari reparti. Verranno individuate le aree in ogni singola specialità dove accogliere i positivi al Covid asintomatici entrati in ospedale per altre patologie.

Spiega Fabio Pezzoli, direttore sanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo: "L’obiettivo è fornire agli utenti la migliore gestione possibile dei ricoveri. Questa nuova organizzazione è stata studiata, nel corso dell’ultima riunione dell’Unità di crisi dell’ospedale, per consentire ai singoli specialisti di svolgere al meglio il proprio lavoro e per garantire ai pazienti la migliore assistenza possibile. Di contro, resteranno invariate le coorti Covid che sono già state allestite per quest’ultima ondata: ovvero i 44 posti in Malattie infettive, e il repartone Covid nella Torre due al terzo piano con 82 posti letto, più l’area Covid di Terapia Intensiva che oscilla tra i 16 e i 20 posti. Questa disponibilità di letti ci sembra sufficiente per fronteggiare la situazione attuale, sperando che la fase più critica di questa ondata si stia allontanando". "Restano invariate anche le disponibilità dei posti Covid che erano già attive in reparti particolari - prosegue Pezzoli -: in Pediatria abbiamo 13 bambini positivi al Covid, isolati in stanze apposite, 13 partorienti o puerpere in Ginecologia, positive e anche loro isolate, e tre pazienti isolati in Psichiatria".