REDAZIONE BERGAMO

Padre Fulgenzio Cortesi Celebrazioni per ricordare il suo impegno da missionario

In Tanzania aveva realizzato due villaggi per aiutare i bambini orfani e maltrattati

Castel Rozzone ricorda la scomparsa, all’ospedale di Dodoma in Tanzania, del concittadino passionista padre Fulgenzio Cortesi, detto il “Baba”, che aveva donato il suo spirito missionario ai bambini orfani, maltrattati o abbandonati. Per loro aveva realizzato due grandiosi ed efficienti Villaggi, uno detto “della Gioia” (1.800 bambini), l’altro “della Luce” ( 300 piccoli), entrambi in terra tanzaniana, a 350 chilometri fra loro, due meravigliose opere nel segno della solidarietà. Ma il ricordo commosso è altrettanto forte nella vicina Treviglio, a Bergamo e in tutta la Lombardia dove Baba Fulgenzio aveva per anni raccolto la generosa risposta di centinaia di benefattori che hanno sostenuto il suo impegno missionario fatto di sostanza quotidiana del servire non solo i bambini in difficoltà, anche i più deboli, i poveri, gli ultimi: secondo, diceva, il senso della Provvidenza, vissuta continuamente negli oltre vent’anni di vita africana. Aveva pensato anche di dare una mamma ai piccoli abbandonati, fondando e attivando la congregazione “Mamme degli orfani”. In coincidenza con il primo anniversario di morte - mentre la salma di Fulgenzio riposa nel Villaggio della Gioia - oltre a celebrazioni liturgiche e rievocative a Treviglio, Castel Rozzone, Bergamo, Desio, Calcinate, brillano due iniziative: a cura del presidente dell’ “Associazione Villaggio della Gioia onlus”, Giammaria Monticelli, la pubblicazione di un prezioso libro e un ritratto commemorativo. Fissati due appuntamenti di memoria, l’1 luglio e il 23 settembre per ricordare due date storiche nelle generose vicende di padre Fulgenzio. Amanzio Possenti