
Da qualche giorno è partito il progetto “Accogliere per curare meglio“ che prevede il potenziamento dell’informazione
SERIATE (Bergamo)Sale del pronto soccorso trasformate in ring, con medici e infermieri troppo spesso insultati e picchiati dai parenti dei pazienti, soprattutto a causa dei tempi di attesa. Sono sempre di più le notizie di questo genere che si prendono la ribalta delle cronache giornalistiche. Un problema che è presente anche negli ospedali della Bergamasca, dove l’affollamento dei pronto soccorso rischia di acuire le tensioni, specie nelle situazioni di fragilità.
Per questo l’Asst Bergamo Est ha deciso, per cercare di contrastare questo fenomeno, di mettere in campo una risposta che parte dall’ospedale Bolognini di Seriate, il principale presidio ospedaliero dell’azienda. Da qualche giorno è partito il progetto "Accogliere per curare meglio", che prevede il potenziamento dell’informazione e dell’orientamento nel pronto soccorso, con personale dedicato all’accoglienza dei pazienti e dei loro accompagnatori.
Nel dettaglio, durante la fascia diurna saranno in servizio degli operatori sociosanitari (Oss), collocati strategicamente nella sala d’attesa, con il compito di accogliere i cittadini e fornire supporto e orientamento agli utenti, offrendo informazioni in merito ai tempi stimati di attesa, comunicando - previo consenso del paziente - informazioni generali sugli accertamenti in corso.
L’iniziativa ha un focus particolare per le persone fragili, anziane o con disabilità e per le persone di origine straniera. Gli Oss, spiegano dall’ospedale, daranno anche "aggiornamenti periodici ai caregiver sullo stato di avanzamento del percorso del paziente, favorendo una comunicazione empatica e trasparente", il tutto sempre tenendo conto della tutela delle informazioni sensibili.
Michele Andreucci