
Orobie
Bergamo, 23 aprile 2019 - Tutti in montagna, adesso si può. Il 4 maggio sarà inaugurato il primo sentiero accessibile alle carrozzine creato nell'ambito di 'Cammina Orobie', l'evento promosso dalla Fondazione Angelo Custode, dal Cai e dell'Associazione nazionale Alpini di Bergamo per permettere alle persone con disabilità di vivere la montagna insieme agli altri, seppur con 'passo diverso'. Il progetto 'Quote e Ruote' ne sostiene il valore e promuove l'impegno per rendere fruibile e accessibile il percorso e ha seguito i lavori di adeguamento fin dalla sua presentazione, l'estate scorsa. Le opere relative al primo tratto sono nella fase finale e sui Colli di San Fermo è tutto pronto per il taglio del nastro.
Il progetto vuole valorizzare e rendere fruibile a tutti un angolo della Val Cavallina particolarmente suggestivo e panoramico, vicino al Monte Ballerino (1275 mt.). Un punto nel quale convergono diversi sentieri e stradine provenienti dai paesi della valle che costituiscono i Colli di San Fermo. E i lavori realizzati nel percorso dai Colli lo rendono accessibile a tutti: dai bambini agli anziani, alle persone in carrozzina. Altri due punti panoramici, con altrettanti rifugi, sono sotto osservazione, ma per avviare mappatura e lavori si è in attesa di alcuni punti di contatto con le realtà locali
"Il sentiero è segnalato da cartellonistica innovativa che indica, con icone nuove, l'adeguatezza del percorso ai diversi dispositivi, come Triride e Joelette, mentre al termine del sentiero, nel punto piu' panoramico, e' stato creato un belvedere con tavole orientative sulle Orobie e su una porzione di Alpi ed Appennini consultabile anche stando seduti in carrozzina", ha spiegato Massimo Lui, tra i sostenitori del progetto insieme ai responsabili Cai di Bergamo e Trescore Balneario, ai gruppi Alpini della Val Cavallina, del Basso Sebino e della Val Calepio e ai quattro comuni di Grone, Monasterolo del Castello, Casazza e Berzo San Fermo. "Quello che ha portato all'accessibilià di questo primo sentiero è stato un proficuo lavoro di squadra - ha sottolineato Lui- che ha visto in primo piano la volonà di condividere con tutti la bellezza del nostro territorio. Sono molte le persone con disabilita' amanti della montagna: a loro e' giusto dare l'opportunita' di frequentare questi territori insieme alle tante realta' associative, per ampliare la possibilita' di praticare attivita' all'aria aperta a contatto con la natura".