Orio al Serio, 31 luglio 2024 – Prosegue l’impegno sul fronte della sostenibilità ambientale di Sacbo, la società di gestione dell’aeroporto Il Caravaggio di Orio al Serio, il terzo scalo italiano per numero di passeggeri. Il consiglio di amministrazione ha approvato il piano per la realizzazione di interventi di mitigazione ambientale su edifici residenziali che ricadono nei comuni intorno all’aeroporto, i più esposti al rumore e risultati avere necessità di isolamento acustico sulla base delle valutazioni effettuate dall’istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Il relativo bando, il quarto in aggiunta ai precedenti che hanno permesso di intervenire finora su circa 550 abitazioni per un investimento complessivo di 10 milioni di euro a carico di Sacbo, prevede un ulteriore stanziamento di oltre 4,1 milioni di euro a beneficio di 211 unità abitative situate nei comuni di Bergamo, Grassobbio, Orio al Serio e Seriate. La somma investita da Sacbo è ripartita in interventi di sostituzione degli infissi (per un valore corrispettivo di 2.785.000 euro), per migliorare il fono-isolamento e installazione di impianti di climatizzazione (per 1.313.000 euro).
«Proseguiamo il nostro impegno in favore della sostenibilità ambientale - sottolinea soddisfatto Giovanni Sanga, presidente di Sacbo -, che si esprime in questo caso con il nuovo capitolo delle opere di mitigazione delle residenze abitative più esposte all’impronta acustica, continuando nel contempo a mettere in campo tutte le soluzioni migliorative dell’impatto generato dall’attività aeronautica, anche attraverso l’efficiente gestione dei voli e il progressivo ammodernamento delle flotte delle compagnie aeree. Abbiamo intrapreso il percorso nell’ottica della sostenibilità, convinti di poter generare risultati soddisfacenti e rispondere alle richieste degli stakeholders, producendo i benefici attesi e continuando ad attestare l’aeroporto di Bergamo ai vertici degli standard europei».
Intanto qualche giorno fa 18 sindaci di Comuni situati nelle vicinanze dell’aeroporto hanno scritto a regione lombardia per chiedere l’applicazione dell’imposta Iresa, l’imposta regionale per le emissioni sonore degli aeromobili, una tassa a carico dei vettori che già diverse regioni applicano.